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GLI AIUTI AL COMPARTO VINICOLO AMMONTANO A 341, DI CUI 276,5 ARRIVANO DALLE CASSE COMUNITARIE, E 64,7 DAL FINANZIAMENTO NAZIONALE, SBLOCCATO DAL DECRETO DELL’EX MINISTRO DELLE POLITICHE AGRICOLE, SAVERIO ROMANO. SICILIA AL TOP CON 55 MILIONI

Con il decreto firmato dall’ex Ministro delle Politiche Agricole Francesco Saverio Romano, gli aiuti al comparto vinicolo per il 2012 ammontano a 341 milioni, di cui 276,5 arrivano direttamente dalle casse Comunitarie, e 64,7 dal finanziamento nazionale. Ma per cosa vengono utilizzati? Innanzitutto, una fetta importante, pari a 120,8 milioni, finisce nella ristrutturazione e riconversione dei vigneti, quindi 82,3 milioni vanno a finanziare le attività di promozione del vino italiano sui mercati esteri. 40 milioni finanzieranno gli incentivi agli investimenti delle aziende agricole, mentre i contributi per la vendemmia verde ammontano a 30 milioni di euro. Altri 20 milioni vanno a finire nell’assicurazione del raccolto, stessa cifra stanziata per la distillazione dei sottoprodotti, quindi 18 milioni per l’arricchimento con mosti e gli ultimi 10 milioni finanzieranno la distillazione di alcol e usi commestibili.

Tra le Regioni, quella che gode della maggiore quantità di finanziamenti è la Sicilia, dove vanno 54,6 milioni di euro, seguita da Veneto (32 milioni di euro), Puglia (29,6), Emilia Romagna (28,5), Toscana (26) e Piemonte (20,8). Le risorse comunitarie, come prevede il decreto e la spartizione prevista dall’ultimo atto formale dell’ex Ministro Romano, saranno pienamente utilizzate, in caso contrario gli eventuali “risparmi” verranno destinati alla misura “assicurazione del raccolto”, ma solo dopo aver stanziato quanto necessario a coprire le altre misure previste dal decreto. A sovrintendere e gestire i finanziamenti, sarà l’Agea - Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura.

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