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FORUM BANCA MPS SUL VINO ITALIANO: “SENTIMENT” POSITIVO DELLE AZIENDE VITICOLE TOSCANE SUL 2012, SOPRATTUTTO GRAZIE ALL’EXPORT. IL 59% LO PREVEDE IN AUMENTO E SCOMMETTE SU UN INCREMENTO DEI FATTURATI DEL 5%

Il 59% delle aziende viticole toscane esprime un “sentiment” positivo per l’ormai imminente 2012 e scommette anche su un incremento dei fatturati del 5%, soprattutto in virtù della forza dell’export. Emerge dalla ricerca dell’Osservatorio della Rete Mps per il Forum n. 2 della Banca Mps sul vino italiano, di scena oggi 25 novembre a Siena, che ha testato un campione di 100 aziende agricole produttrici in proprio di vino, di cui l’85,9% export-oriented.

Nel 2012, la Toscana del vino individua prospettive di miglioramento dei fatturati e dinamiche più vivaci rispetto al territorio nazionale, con una quota di operatori che si aspettano un calo inferiore a quello italiano (22,7% contro il 33,3%) e una parte maggioritaria del campione (59,1%) che ipotizza un incremento superiore al 5%.

La percentuale di aziende, in provincia di Siena, che attendono vendite stabili (il 25%) è di poco superiore, nessuna prospetta un calo e il 70% ipotizza un aumento superiore al 5%. Nella Regione nel suo complesso, l’effetto prezzi è atteso meno forte che nel totale Italia, con una maggiore quota di operatori che si aspetta prezzi stabili e un saldo tra risposte positive e negative pari a 27,3% sul 31,8% a livello Italia.

In Toscana, la quota maggioritaria di imprese (più del 52%) dichiara che, nel 2011, registrerà un aumento del fatturato, massimamente spinto dalle vendite all’estero. Una quota significativa (38,1%) risponde che le vendite si avviano a chiudere l’anno sugli stessi livelli del 2010 e meno del 10% prospetta una flessione del fatturato.

Le aziende con vendite stabili, in provincia di Siena, scende al 25%, a vantaggio del numero di quelle che segnala un incremento compreso nel range 0-5%, che risulta attorno al 25%. Anche in Regione, la crescita del fatturato sarà effetto di un aumento soprattutto dei volumi, trainati dall’export.

Relativamente ai singoli Paesi di sbocco, al momento, per assicurare una buona dinamica all’export non può mancare il supporto dei mercati tradizionali europei, mercati maturi, dove è richiesto un buon rapporto qualità/prezzo e spesso il rapporto diretto con il produttore. I mercati di più recente sviluppo invece sono ancora segmentati e prevalgono le vendite di premium brand oppure dei vini a basso prezzo; con maggior dinamica di crescita per Cina, Russia, America Latina e Canada.

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