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2011 POSITIVO PER RUFFINO: FATTURATO A 58 MILIONI DI EURO CHE SIGNIFICA UN INCREMENTO FRA IL 5 E IL 6% SUL 2010. IN USA IL 54% DELLE VENDITE DELLA CANTINA TOSCANA. LA QUOTA DI MERCATO ITALIANO È AL 13%, MA PER IL 2012 ATTESO UN INCREMENTO

Si profila un 2011 in crescita per la Ruffino, la casa vinicola di proprietà della multinazionale americana Constellation Brands (3,3 miliardi di dollari di fatturato in tutto il mondo) che ne ha acquisito, recentemente, il rimanente 50,1% dalla famiglia Folonari per circa 50 milioni di euro.

L’anno “sta andando bene” con “58 milioni di euro di fatturato e una crescita del 5-6%” sul precedente esercizio, spiega l’ad Sandro Sartor, approdato da poco nell’azienda toscana, dopo sei anni alla guida di Diageo Italia.

Sui conti “non incide soltanto il mercato straniero” ma anche “l’Italia che copre una quota del 13% e segna un incremento delle vendite del 5-6%”, precisa Sartor che sottolinea come si tratti di un dato “in controtendenza” rispetto al comparto in generale. E anche per il 2012 le indicazioni “sono abbastanza positive” e anzi “non c’è discontinuità ma credo anche che guadagneremo quote di mercato”.

A dare slancio ai numeri di Ruffino sono soprattutto gli Stati Uniti con “un mercato in sell out” (da importatore a distributore) che cresce del 9%”, evidenzia l’a.d che poi rileva come “la mia Cina siano gli Usa dove abbiamo il 54% del fatturato” (ma, prestissimo, la Constellation Brands, non la Ruffino, attaccherà il mercato cinese con un importante programma di promozione e sviluppo commerciale, ndr). Ma l’azienda toscana va bene anche in Canada e, in Europa, in Germania: un paese che “nel fatturato vale 4 milioni e che solo nel secondo semestre ha segnato un incremento del 20% delle vendite”, afferma Sartor. E la Cina? “Non è ancora matura oggi per noi dal punto di vista distributivo, lo sarà nel 2013, conclude il manager spiegando che è necessario “cercare un partner distributivo affidabile ed efficace altrimenti è tempo perso”.

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