02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

GANCIA PARLERA’ RUSSO: UNO DEI MARCHI STORICI DELLO SPUMANTE ITALIANO A UN PASSO DAL MAGNATE RUSSO RUSTAM TARIKO (ATTIVO NEL MONDO DEGLI SPIRITS CON LA VODKA RUSSKI STANDARD) PER LA CIFRA DI 150 MILIONI DI EURO. LE CIFRE DEL VINO ITALIANO IN RUSSIA

Italia
Immagine Gancia del 1921

Il futuro prossimo di Gancia, una delle case vinicole più importanti d’Italia, fondata nel lontano 1850, parlerà russo, la lingua del magnate Rustam Tariko (già proprietario della banca e della vokda Russki Standard), ad un passo da un’acquisizione che fa rumore, sia per l’importanza del marchio, sia per le cifre di cui si parla: 150 milioni per il 100% del gruppo. L’azienda piemontese ha scritto pagine fondamentali dell’enologia italiana, lungo un percorso durato 160 anni, specie in quella che è la grande sfida del Metodo Classico italiano. Oggi, le proprietà di Gancia sono suddivise lungo tutto lo Stivale, e presto, dal Piemonte alla Sicilia, batteranno la bandiera degli Zar. La notizia, nonostante il “no comment” dei vertici della Gancia, trova più di una conferma: non resta che aspettare l’ufficialità del passaggio di un altro gioiello dell’enologia italiana nelle mani di una multinazionale.
A dare per conclusa una trattativa che aspetta ancora di essere ufficializzata, i media russi, su tutti il quotidiano “Kommersant”; un altro media russo, “Vedomosti” precisa che la quantità delle azioni acquistate, importo e modalità della transazione non sono ancora precisati. Dettagli, che difficilmente potranno rappresentare un ostacolo al passaggio dell’azienda piemontese nelle mani di chi, finora, ha distribuito i suoi vini nell’Est Europa: la polacca Cedc, recentemente finita nelle mani proprio di Tariko.

Focus - La Russia ama l’Italia del vino ...
Con un aumento record del 41% nelle esportazioni di bottiglie di spumante, la Russia si classifica al quarto posto tra i principali consumatori delle bollicine italiane, dopo Germania, Stati Uniti e Regno Unito. Emerge da un’analisi della Coldiretti. Si stima - sottolinea la Coldiretti - che a fine anno saranno almeno 25 milioni le bottiglie di spumante italiano consumate in Russia dove particolarmente apprezzati sono il Prosecco e l’Asti.
La Russia è tra i grandi paesi quello in cui si è verificato il maggior incremento delle vendite di spumante italiano le cui esportazioni sono aumentate nel mondo del 25% per effetto di un incremento del 33% negli Usa, del 7% in Germania e del 24% in Inghilterra.
Dopo che ad aprile 2011 era avvenuta la cessione della Parmalat al gruppo francese Lactalis, l’agroalimentare italiano - sottolinea la Coldiretti - si conferma ancora una volta un’appetibile terra di conquista per gli stranieri. Un tendenza che fa temere per la delocalizzazione in un settore dove la qualità e il valore aggiunto della produzione agricola italiana - conclude la Coldiretti - ha consentito ai grandi marchi di raggiungere traguardi prestigiosi.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli