Nel novembre 2009 uno dei magazzini di stoccaggio di vino più grandi degli Stati Uniti, nel porto di Vallejo, in California, è stato devastato dalle fiamme di un incendio doloso: 200 milioni di dollari di vino in cenere. Il colpevole? Lo stesso proprietario, Mark C. Anderson. Il motivo? Coprire la vendita in nero di 800.000 dollari di vino dei suoi inconsapevoli clienti, e l’evasione di 290.000 dollari di tasse che ne è conseguita. Il conto, però, è salato: 27 anni di carcere.
Una condanna esemplare, per uno dei delitti più efferati che si ricordi nel mondo del vino, firmata da un “soggetto” che ha lasciato perplesso anche lo stesso giudice federale di Sacramento, in un
turbinio di mezze confessioni (come quella relativa all’incendio del Wines Central nel 2005, un deposito minore della società di Anderson) e false piste, con il risultato di finire in galera per 27 anni invece dei 15 previsti dalla legge americana in caso di patteggiamento ...
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