Per diventare sommelier ci vogliono anni di studio, un palato sopraffino ed un naso “assoluto”, ma tra chi beve semplicemente per piacere e per passione spesso si nascondono veri e propri talenti, capaci di distinguere ad occhi chiusi una varietà da un’altra, e di abbinare vini e cibi meglio del più scafato dei maître. La più brava, il “Palato 2012” secondo la catena di enoteche inglese Oddbins, è Fran Evans, definita da due educatori del vino d’eccezione, i Master of Wine Peter Richards e Susie Barrie, “accurata e concisa”, tanto da aggiudicarsi un soggiorno alla tenuta toscana della griffe Frescobaldi, una magnum di Champagne e la possibilità di scegliere un nuovo vino da lanciare sugli scaffali della catena inglese, che sarà il Languedoc Collovray & Terrier la Closerie des Lys Chardonnay (www.oddbins.com).
Per la miglior “sommelier” del Regno Unito a livello amatoriale, la scalata non è stata certo facile: si sono presentati in 5.000, e di loro solo in 10 hanno superato lo scoglio della degustazione alla cieca di 3 diverse etichette, approdando alla finale, in cui si sono cimentati in una degustazione guidata dai due Master of Wine, incentrata sull’abbinamento con salmone e formaggi e su una presentazione della durata di 60 secondi. Ultimo ostacolo, per i migliori 4, la degustazione alla cieca di 6 vini, riconoscendone la varietà, l’annata, il Paese d’origine, le note aromatiche ed i sentori , ed indicando il prezzo raccomandato allo scaffale. La vincitrice, Fran Evans, l’ha spuntata per essere riuscita a “dare risposte accurate e concise, senza uscire dai ranghi della stretta conoscenza della materia”, come ha spiegato la responsabile vendite di Oddbins Emma Nichols.
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