Più chiari, più forti: questo, in sintesi, il senso del messaggio del Commissario all’Agricoltura dell’Unione Europea Dacian Ciolos, che ha invitato “l’industria del vino d’Europa” a sedersi intorno ad un tavolo e trovare un accordo chiaro sul senso dei cosidetti “termini tradizionali”, con “chateaux”, “clos”, per esempio, in modo da poter dare una risposta univoca ai partner commerciali che ne chiedono l’utilizzo fuori dall’Unione, come gli Stati Uniti (richiesta di cui WineNews ha già raccontato), e avere più forza e chiarezza nel “contrattare”, ad esempio, il riconoscimento di denominazioni o di altri accordi. Termini che, secondo alcuni, anche tra Paesi diversi dell’Unione sono utilizzati in maniera non univoca e precisa. Un invito che Ciolos ha inviato a tutti, dal meeting di una delle “organizzazioni di filiera” più autorevoli d’Europa, il Conseil interprofessionnel du Vins de Bordeaux ...
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