“Pagare solo quel che si consuma, creando un filo diretto tra cantine, rappresentanti e ristoranti”. È questa la mission del progetto “Il Vino in Gestione” targato Winedrops e Emavitis (www.emavitis.it). L’idea è quella di portare direttamente al ristorante i vini delle cantine (oltre 30) che fanno parte del progetto per capire quali sono i gusti dei clienti e far scegliere al gestore cosa comprare senza sprechi inutili di denaro. Un aiuto, insomma, per alleggerire i ristoratori dai problemi di gestione della cantina, ripensando in modo intelligente la carta dei vini, di scena dal 14 al 16 marzo a Milano (Hotel Marriott).
“Grazie all’esperienza internazionale che ho acquisito negli anni - spiega Carlo Schettino di Winedrops -, ho potuto studiare e confrontare numerose realtà che mi hanno convinto che, in Italia, ci si debba attrezzare diversamente per accorciare la filiera e rendere più efficiente la catena del valore nel canale distributivo ma, soprattutto, che occorra lavorare molto di più a valle, affiancandosi al cliente, analizzandone i bisogni e aiutandolo a gestire la cantina e l’inserimento di vini nuovi, minimizzando il rischio dell’introduzione. Oggi - prosegue Carlo Schettino - il cliente è abituato a essere posto al centro dell’attenzione e ad avere un servizio quasi su misura: per questo, i produttori devono conformare la propria offerta su tale idea, aumentando le leve del successo relazionale, piuttosto che limitarsi a sconti, che non sono mai difendibili nel lungo periodo e che non fidelizzano il cliente”.
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