In un mercato eclettico e all’avanguardia come quello Uk, se i wine & spirit pesano meno in termini di costo nel carrello della spesa del popolo di Sua Maestà, il Rum bianco rimpiazza lo Champagne e il boom delle vendite dei vini a bassa gradazione alcolica è solo una questione di prezzo. A scattare la fotografia dello “shopping basket” in Gran Bretagna è l’Office of National Statistics (Ons), che rivela la discesa dell’alcol nella lista di quello che tipicamente si acquista. In Inghilterra, dunque, si spende meno per questi prodotti e proprio questa logica del low-cost è, secondo “The Drink Business” anche alla base della crescita delle vendite dei vini low- alcohol, non dipesa dalla loro componente salutistica .
Secondo l’Office of National Statistics nel carrello della spesa degli inglesi, il Rum bianco è stato aggiunto a diversificare la gamma degli spirit, mentre si può fare a meno dello Champagne senza che ci siano significative perdite nelle stime delle variazioni dei prezzi nel complesso. Una logica di spendig review molto conosciuta agli italiani, ma ormai diffusa in tutto il mondo a causa della crisi, la stessa che sembra guidare la crescita dei vini a bassa gradazione alcolica nel mercato Uk. Secondo “The Drink Business”, il settore vale nella distribuzione organizzata 38 milioni di sterline (oltre 43 milioni di euro) è ha avuto un boom nelle vendite toccando il milione di casse a fine 2012. Il tutto non a causa, come inizialmente si pensava, della componente salutistica dovuta al poco apporto di alcol e di calorie, ma al loro basso costo. Infatti, non essendo riconosciuti come veri e propri vini dall’Ue e dalla Gran Bretagna (secondo cui una bevanda può essere chiamata vino solo i prodotti ottenuti da uve fermentate con un tasso alcolico minimo all’8,5%), ma prodotti a base di vino visto che contengono solo il 5,5% di alcol, hanno una tassazione inferiore (80 pence a fronte di 1,90 sterline per gli altri), avendo così la possibilità di essere le etichette più economiche sullo scaffale della sezione vini al supermercato.
Inutili quindi i tentativi dei player nella categoria, come Gallo con il suo “Summer White” che contiene 75 calorie per 125ml, che hanno scelto di specificare in etichetta l’apporto calorico. I consumatori, sono più interessati al costo che al fatto che sia più salutari. È solo una questione di prezzo.
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