
Nel 2011 (a Bordeaux per “Vinotech”) “Ovum”, la botte da 40 ettolitri della tonnellerie francese Taransaud, attrasse l’interesse di giornalisti e tecnici: merito di una forma peculiare, “a uovo”, pensata per l’affinamento di vini particolarmente prestigiosi, e nata su sollecitazione di un cliente della Champagne. Oggi, il futuro della tonnellerie sembra guardare da tutt’altra parte, verso forme ... cubiche. Almeno questa, come riporta il sito www.vitisphere.com, è l’idea della spagnola Roc Cuve, che ha brevettato una “rivoluzionaria” barrique quadrata: l’intuizione è semplice, ma una botte con così tanti spigoli, per chi è abituato alle rotondità che da secoli caratterizzano qualsiasi barrique, è quanto meno sconcertante. Eppure, assicurano dall’azienda della Castilla La Mancha, la forma non incide sulla capacità di affinamento della botte, mentre migliorerà le possibilità e le capacità di stoccaggio di qualsiasi cantina, senza contare che la “barrica cuadrada” può essere ripiegata dopo l’uso. Inoltre, a parità di volume, la superficie di vino a contatto con il legno è superiore del 20% rispetto ad una botte classica, e la bontà dell’affinamento è stata certificata da una serie di degustazioni comparative di Cognac affinati nelle barrique quadrate della Roc Cuve e nelle barrique classiche, curate dall’Université Internationale des Eaux-de-Vies (Segonzac).
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