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PER JACQUELINE MCGLADE, DIRETTORE DELL’AEA (AGENZIA EUROPEA DELL’AMBIENTE), NEL SUD EUROPA VINI SEMPRE PIÙ ALCOLICI A CAUSA DEI CAMBIAMENTI CLIMATICI. CRESCONO LE TEMPERATURE, E SPAGNA, FRANCIA E ITALIA SONO LE NAZIONI PIÙ A RISCHIO

Il contenuto alcolico di alcuni vini tradizionali in Spagna, Francia e Italia è in continua crescita a causa dei cambiamenti climatici. È quanto rileva “tutta la comunità dei viticoltori” di questi Paesi, spiega Jacqueline McGlade, direttore esecutivo dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), a Bruxelles, per la presentazione del primo rapporto dell’agenzia sull’“Adattamento in Europa”.

“Anche in Italia - afferma McGlade - il contenuto di zucchero dell’uva sta crescendo, in parte a causa del diverso livello di piogge”. “I vini in commercio in genere hanno un contenuto del 12-13% di alcool e in tutta l’Europa meridionale questa percentuale è in crescita, perché dipende dal contenuto di zucchero” riferisce il direttore dell’Aea, secondo cui “gradualmente alcuni vini tradizionali stanno cominciando ad avere un contenuto di alcool eccessivo”.

Le temperature medie sono in crescita, le precipitazioni diminuiscono a Sud e aumentano a Nord, ma l’Europa è ancora indietro nell’affrontare l’emergenza clima.

“L’adattamento consiste in nuovi modi di pensare e affrontare rischi e pericoli, incertezza e complessità - sottolinea McGlade e richiederà agli europei di cooperare, imparare gli uni dagli altri e investire in trasformazioni a lungo termine necessarie”.

In Spagna, per esempio, c’è già chi sperimenta per le sue produzioni di vino altitudini più elevate sui Pirenei, oppure ha piantato nuovi vitigni in Argentina e Cile.

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