Districarsi tra fiere, iniziative promozionali, degustazioni e qualsiasi altro tipo di azione di marketing, in un Paese come la Cina è compito quantomeno arduo. Tante le metropoli su cui puntare, troppi gli eventi a cui le aziende del vino tricolore vorrebbero partecipare, e non tutte capaci di dare i risultati attesi. Nasce da queste difficoltà “Good Italian Wines” (www.gooditalianwines.com), il progetto dell’editore del magazine “Il Mio Vino” (Il Mio Castello Wines, che traduce la rivista anche in cinese) capace di garantire al vino italiano lo spazio che merita in una delle fiere, realmente, più importanti ed influenti del Paese, la “Interwine” (www.interwine.org) di Canton (da ieri al 1 giugno). Nata nel 2005, oggi dedica 3 padiglioni, per una superficie di 30.000 metri quadrati al settore enoico, di cui due dedicati a produttori, importatori e distributori cinesi, ed uno alle aziende del resto del mondo: è qui che si trova l’area del “Good Italian Wines”, che occupa, da sola, quasi metà padiglione, grazie alla presenza di 103 produttori da tutta Italia, surclassando, così, e di parecchie lunghezze, anche la Francia, primo partner commerciale nel Paese del Dragone in termini di valori per le importazioni enoiche.
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