La Francia agricola si riscopre un po’ più povera, con il valore delle proprie terre che, nel 2012, cresce solo dell’1,1%. Eccezione che conferma la regola, come scrive “Le Figaro”, il boom senza fine della Champagne, dove un ettaro vitato vale ormai più di un milione di euro, almeno tra i filari della Marne, da Châlons-en-Champagne a Épernay passando per Reims dove la media è di 1,04 milioni ad ettaro, il 21,5% in più del 2011. Una crescita, spiega Emmanuel Hyest, presidente della Safer, la società per lo sviluppo del territorio e delle aziende rurali, “legata alla domanda mondiale di beni di lusso, che ha raggiunto nuove vette e non sembra arrestarsi”, che porta il prezzo medio ad ettaro nella Regione delle bollicine più prestigiose al mondo al prezzo, molto poco popolare, di 723.700 euro ad ettaro, con effetti “benefici” anche sulle quotazioni immobiliari e sui terreni agricoli non destinati alla viticoltura che, se in media valgono 5.420 euro ad ettaro, qui toccano i 7.900 euro.
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