Forte dei numeri che confermano l’amore degli Usa per l’Italia enoica (le esportazioni, nel primo trimestre 2013, sono cresciute del 10,7% in quantità e del 14,2% in valore sullo stesso periodo del 2012), saldamente davanti ai cugini d’Oltralpe, il Belpaese si toglie un’altra soddisfazione, quella di aver superato la Francia anche nell’immaginario collettivo delle nuove generazioni d’Oltreoceano.
Lontani i tempi in cui il “savoir vivre” francese, fatto di sfilate parigine e champagne, stuzzicava la fantasia degli americani, oggi, per i giovani a stelle e strisce è l’Italia il Paese più attraente, sotto ogni punto di vista, a partire proprio da quello enogastronomico: per il 50% degli studenti coinvolti nel sondaggio della Fondazione Italia-Usa “L’Italia secondo i giovani americani”, in collaborazione con la Loyola University di Chicago, il vino più buono è quello italiano, mentre solo per il 26% degli intervistati preferisce quello francese. E, se il 55% di loro è stato almeno una volta nel Belpaese, il 97% di chi non c’è mai stato sogna di venirci, spinto, manco a dirlo, dal cibo (indicato come motivazione principale dal 28% dei giovani americani), seguito dalla diversità culturale (21%), dalla possibilità di imparare una lingua diversa (13%) e dalla moda (10%), altro settore in cui la bandiera francese non sventola più, visto che le passerelle più ambite sono quelle di Milano (per il 46% degli intervistati), e non di Parigi (ferma al 39%).
Interessante è anche notare come, in fin dei conti, la conoscenza dell’enogastronomia del Belpaese rimanga legata ad una visione piuttosto stereotipata, con il 39% dei ragazzi che indica la pizza come piatto più popolare, seguito da spaghetti (32%) e gnocchi (26%), mentre, tra i dessert, è quasi un plebiscito per il gelato (91%), seguito dai ben poco italiani macarons (francesi) e dall’americanissima cheesecake.
Del resto, che l’Italia non faccia abbastanza per promuovere la propria immagine in Usa è opinione condivisa dal 55% del campione, e lo dimostra il fatto che il 58% dei giovani americani non si sia mai imbattuto in una campagna promozionale o commerciale per l’Italia, tanto che, per avere informazioni sul Belpaese, il 51% del campione si rivolge alla rete, ed il 20% si affida al vecchio passaparola.
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