Nel 1773, Philip Mazzei, antenato di quella che sarebbe diventata una delle famiglie più importanti del vino toscano, amico di Franklin, Jefferson, arrivò in Virginia, e piantò le prime viti europee in Usa. Ma dette anche un contributo fondamentale e riconosciuto alla Dichiarazione di Indipendenza. Per ricordare l’evento, Francesco e Filippo Mazzei oggi pianteranno ancora in Virginia, a Monticello (Charlottesville), che fu la tenuta privata di Jefferson, un nuovo vigneto per la “Thomas Jefferson Foundation” con vigne provenienti dalla tenuta di Fonterutoli, nel Chianti Classico. E sarà presentato anche “Philip”, un vino limited edition
(cabernet sauvignon chiantigiano e maremmano, della tenuta dei Mazzei a Belguardo), che incarna in qualche modo l’eredità di un viticoltore visionario, di un pensatore liberale e - come amava definirsi - di un cittadino del mondo come Philip Mazzei. All’evento, tra gli altri, ci saranno Leslie Greene Bowman, presidente della Thomas Jefferson Foundation, e l’Ambasciatore italiano a Washington, Claudio Bisogniero.
Info: www.mazzei.it
Focus - La storia di Philip Mazzei
Philip Mazzei viaggiò moltissimo, tra Europa e Nuovo Mondo, e grazie alla sua personalità seppe stabilire solidi e duraturi rapporti con i notabili dei vari paesi via via conosciuti, fino a diventarne un punto di riferimento, quale figura internazionale tra le più illustri del momento.
Nell’inverno del 1756 Mazzei si trasferisce a Londra dove inizia una lunga carriera nella commercializzazione di vini ed olio d’oliva, limoni e altri prodotti della Toscana. Mentre si trova a Londra, il Granduca Leopoldo di Toscana, suo buon amico, gli commissiona l’acquisto di due stufe Franklin. Grazie a questa richiesta, nascerà un rapporto di amicizia tra Mazzei e Benjamin Franklin, che si trovava a Londra come agente per la Pennsylvania ed altre colonie americane. Sarà proprio questo incontro straordinario a cambiare la sua vita: Franklin infatti lo presenta ad eminenti mercanti della Virginia e ad altri membri delle colonie americane, con i quali Mazzei realizzerà e consoliderà relazioni importanti. Spinto dalla sua curiosità e dai suoi molteplici interessi, ma anche grazie al sostegno dei suoi nuovi amici, nel 1773 parte per la Virginia con l’obiettivo di piantare e coltivare in quei territori e nelle colonie vigne, olivi e altri frutti del Mediterraneo. Proprio durante il suo soggiorno in Virginia si consolida l’amicizia con Thomas Jefferson, con il quale aveva già stabilito precedentemente un rapporto di lavoro. E proprio in Virginia Filippo, rinominato Philip dopo il suo arrivo in America, pianta le prime viti europee, più precisamente a Colle, la proprietà che aveva acquistato vicino a Monticello, la tenuta di Jefferson. Anche dopo la sua partenza i suoi insegnamenti sulla viticoltura trovano seguito in uno dei vignaioli toscani che si era portato dietro e che viene assunto da Jefferson per continuare il suo lavoro a Monticello. Nel 1774 Philip viene naturalizzato come cittadino americano. Un’unione indissolubile quella di Mazzei con l’America, che lo porterà a diventare figura di riferimento nella lotta per l’indipendenza americana e per la libertà. “Tutti gli uomini sono ugualmente liberi e indipendenti” scrive Philip negli anni della lotta politica accanto a Jefferson. E il presidente raccoglie il concetto rendendolo immortale nella Dichiarazione d’Indipendenza Americana.
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