“Oggi, il nostro settore sta ancora soffrendo e di certo la crisi globale non aiuta il comparto vinicolo però ci stiamo lentamente riprendendo. In questi tre anni di attività sul prodotto, di iniziative promozionali, di manifestazioni in Italia e all’estero, hanno fatto sì che l’affermazione della parola Chianti risalisse la china: stiamo infatti godendo di una buona vetrina di visibilità proprio grazie al dinamismo insito al Consorzio”. Un passato glorioso, da difendere, ed un futuro tutto da conquistare, e che appare sempre più sgombro da nubi: ecco l’orizzonte del Chianti visto dal rieletto presidente del Consorzio del Vino chianti, Giovanni Busi (a capo di Villa Travignoli dei Conti Busi )che, dopo due mandati, è pronto ad iniziare un nuovo triennio, al fianco dei vice presidenti, Ritano Baragli, presidente della cantina sociale Colli Fiorentini e Mino Niccolai, presidente cantina di Geggiano e Pontignano.
“Un elemento di fondamentale importanza? Il prezzo, cercando tuttora - spiega Busi - il giusto equilibrio in grado di soddisfare tutte le categorie associate ed il mercato, oggi siamo sui 130-140 Euro a quintale di pari passo con un mercato che ci richiede il prodotto. La nostra comunicazione? Abbiamo cambiato e stravolto in modo proficuo la nostra immagine: il nostro logo, il nostro Chianti di oggi sorride e vuole avere vicino a sé i giovani, parliamo di un prodotto giovane, fresco e profumato con note contemporanee, elegante e accattivante allo stesso tempo cercando di orientare in maniera corretta il consumatore. La promozione del prodotto? I nostri tour promozionali all’estero (ricordiamoci che il 70% del prodotto viene esportato) partiti già da qualche anno - continua Busi - e che continuano a riscuotere sempre più successo sia tra le aziende che tra gli addetti ai lavori: l’attesa cresce di anno in anno e tutto ciò non può che rafforzare l’immagine del Chianti all’estero, il tutto, in contemporanea con strategiche e innovative iniziative sulle più importanti piazze italiane. Vogliamo che il “concetto di Chianti” dove si parla di toscanità, con i suoi vini e i suoi prodotti tipici, passi attraverso il nostro prodotto principe, il vino Chianti. Il nostro brand, il vino Chianti deve essere - conclude il presidente del Consorzio Vino Chianti - un motivo di orgoglio per noi italiani e per chi ci vede all’estero, con il tanto amato Made in Italy.
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