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PUÒ ESSERE L’ARGILLA IL FUTURO DEL VINO? MENTRE PROLIFERANO IN ITALIA LE AZIENDE CHE VINIFICANO NELLE ANFORE DI TERRACOTTA, A RUBBIA AL COLLE, A SUVERETO, IL 15 OTTOBRE, SI CERCA DI FARE IL PUNTO SU PRO E CONTRO DELL’AFFINAMENTO DEL VINO IN ARGILLA

Italia
Il futuro del vino è in anfora?

Vino e sperimentazione sembrano andare sempre di più a braccetto per dare al consumatore finale un prodotto sempre più particolare. Ma se il futuro delle sperimentazioni in cantina del vino fosse un ritorno al passato? Proliferano, in tutta Italia, le aziende che vinificano nelle anfore di terracotta, pratica vinicola millenaria: da Josko Gravner in Friuli alla cantina Santadi in Sardegna, dalla Vinicola Savese in Puglia all’azienda agricola Cos in Sicilia, da Elisabetta Foradori in Trentino, a Rubbia al Colle di Arcipelago Muratori in Toscana, per fare solo qualche esempio più conosciuto. E il punto sui pro e i contro dell’affinamento in argilla è di scena il 15 ottobre a Suvereto (Livorno), proprio nella cantina toscana dei Fratelli Muratori, con esperti di viticoltura ed enologia a livello internazionale (su tutti il professor Attilio Scienza dell’Università Cattolica di Milano).
Info: www.arcipelagomuratori.it

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