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COLDIRETTI: NEL 2013 NATE QUASI 300.000 IMPRESE, 1 SU 3 DA UNDER 35. I SETTORI PREFERITI? COMMERCIO E RISTORAZIONE. IL RICAMBIO GENERAZIONALE ACCELERA IN AGRICOLTURA (L’INTERESSE INIZIA GIÀ A SCUOLA) FRENA IN ECONOMIA. E LE IDEE “GIOVANI” SONO TANTE

Per essere precisi, sono 296.008 le imprese nate in Italia nei primi 9 mesi di un 2013 ancora di crisi. Ad emergere, il fatto che, di queste, oltre 1 su 3 sono state create da giovani con meno di 35 anni che hanno avviato ben 100.321 nuove attività nel commercio, nell’industria, nei servizi e nell’agricoltura. I settori più gettonati? Al top, commercio e ristorazione (26.206 nuove aperture), poi lavori specializzati di costruzione (9.432) e quindi l’agricoltura che sale sul podio con 4.200 nuove aziende agricole (il 38,5% al Sud, secondo i dati Unioncamere). A dirlo è il dossier “Svolta generazionale dell’economia italiana” dei Giovani della Coldiretti, di scena oggi a Roma, che fotografa un Belpaese dove il ricambio generazionale sta avendo un accelerazione, ma in cui ancora le imprese condotte dagli under 35 sono appena l’11% (63.7359) delle 6 milioni totali presenti in Italia.
E se la classe dirigente più vecchia d’Italia è quella del mondo economico con un’età media ai vertici di 62 anni, l’agricoltura dà il suo contributo, con quasi 1 impresa su 3 nata negli ultimi 10 anni e con il 7,2% dei titolari che ha meno di 35 anni ed è alla guida di 58.663 aziende. E le idee originali non mancano (il 70% delle aziende è multifunzionale, dagli agriturismi alle fattorie didattiche): da chi si è messo ad allevare lumache in Sicilia per ricavarne pregiato caviale a chi ha inventato il primo agri-beach sulla costa più bella del Salento. Il dato più incoraggiante? Per fortuna, l’interesse per l’agricoltura inizia già a scuola: 1 studente su 4 scommette sul cibo, con il 23% che per il 2013/2014 ha scelto un indirizzo legato all’agricoltura, all’enogastronomia e all’ospitalità alberghiera alle superiori.
Secondo il dossier Coldiretti a testimoniare il processo di rinnovamento in atto in Italia è anche l’andamento del settore primario. “I giovani incarnano le potenzialità e la forza del nostro territorio - sottolinea il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo - un tessuto produttivo ricco, capillare, che coinvolge milioni di uomini e che per le sue caratteristiche rende l’Italia competitiva anche all’interno dei processi di mondializzazione dell’economia e delle idee”. “Il futuro si prepara oggi soprattutto dando più peso e più spazio qualitativo alla nuova generazione - afferma il delegato nazionale dei giovani Coldiretti Vittorio Sangiorgio - investendo sull’esuberanza dei giovani e sulla loro “naturale” apertura verso il nuovo e l’innovazione”. Come dimostra il fatto che circa il 70% delle aziende agricole condotte dagli under 35 opera in attività multifunzionali: dall’agriturismo alle fattorie didattiche, dalla vendita diretta dei prodotti tipici e del vino alla trasformazione aziendale del latte in formaggio, dell’uva in vino, delle olive in olio, ma anche pane, birra, salumi, gelati e addirittura cosmetici.
Di contro, dopo il profondo rinnovamento nella politica, dai partiti alle sedi istituzionali, la classe dirigente più vecchia d’Italia si trova nel mondo economico, con il record degli istituti di credito con l’età media dei presidenti e degli amministratori delegati dei principali gruppi bancari italiani che è di 69 anni. Hanno in media una età di 62 anni i presidenti di tutte le associazioni di impresa operanti nell’industria, nel commercio, nell’artigianato, nei servizi e nell’agricoltura e quelle dei lavoratori presenti in Italia rappresentate nel Cnel. Un dato che colloca il mondo economico ben al di sopra dell’età media dell’intera classe dirigente italiana impegnata nelle politica, nell’economia e nella pubblica amministrazione che è di 58 anni. Il forte rinnovamento della politica ha fatto abbassare a 48 anni l’età media di deputati e senatori con il Parlamento attuale che è il più giovane tra i principali Paesi europei e non solo mentre è scesa a 53 anni in media anche l’età anagrafica della compagine di Governo. Invece, sottolinea la Coldiretti, i presidenti delle Camere di Commercio hanno in media 61 anni, l’età media dei consiglieri di amministrazione delle prime 100 aziende in ordine di capitalizzazione è pari a 62 anni come l’età media dei presidenti e degli amministratori delegati delle principali società a partecipazione statale.

Focus - L’interesse per l’agricoltura comincia a scuola: in Italia 1 studente su 4 scommette sul cibo
In Italia ha scommesso sul cibo un nuovo studente su 4 con ben il 23% degli iscritti al primo anno delle scuole secondarie superiori tecniche e professionali che ha scelto per il 2013/2014 un indirizzo legato all’agricoltura e all’enogastronomia, secondo il dossier “Svolta generazionale dell’economia italiana” dei Giovani della Coldiretti. In particolare nell’anno scolastico 2013/2014 si sono iscritti al primo anno degli istituti tecnici e professionali della scuola secondaria di secondo grado, statali e paritarie 262.716 giovani con l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera che complessivamente hanno registrato 60.017 nuovi iscritti. Una tendenza che si sta accentuando negli ultimi anni nelle scuole superiori che è confermata anche dai livelli superiori di istruzione, secondo un’analisi della Coldiretti sulla base di una ricerca Datagiovani relativa agli effetti della recessione sugli Atenei italiani nel periodo dal 2008 ad oggi. Le iscrizioni alle Facoltà di Scienze Agrarie, Forestali ed Alimentari hanno fatto registrare la crescita più alta nel periodo considerato con un aumento del 45%.
Numeri che testimoniano una vera rivoluzione culturale, confermata anche dai risultati di un sondaggio Coldiretti/Ixè secondo il quale il 54% dei giovani oggi preferirebbe gestire un agriturismo piuttosto che lavorare in una multinazionale (21%) o fare l’impiegato in banca (13%). Ed anche che il 50% degli italiani ritiene che cuoco e agricoltore siano le professioni con la maggiore possibilità di lavoro mentre solo l’11% ritiene che l’operaio possa avere sbocchi occupazionali. D’altra parte il 79% degli Italiani sostiene che in futuro in Italia ci sarà un numero minore di fabbriche secondo l’indagine. Per questo, continua la Coldiretti, l’88% degli italiani afferma che il sistema di formazione nazionale andrebbe riqualificato anche con un corso specializzato all’Università sulla valorizzazione del made in Italy.
“I giovani hanno visto prima e meglio di altri dove ci sono reali prospettive e di fiducia per far tornare a crescere l’Italia - sottolinea Moncalvo - è in atto una rivoluzione generazionale che punta su quegli asset di distintività nazionale che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina”. “In un momento in cui il mercato del lavoro è in crisi ed è venuta meno la stessa idea che l’industria possa dare a tutti un posto, con le situazioni drammatiche cui stiamo assistendo in queste settimane - agggiunge Sangiorgio - l’agricoltura moderna e multifunzionale consente oggi ai giovani di avviare un’attività imprenditoriale nella quale esprimere le proprie idee e il proprio vissuto di esperienza e cultura”.

La curiosità - Da caviale di lumaca ad agri-beach, le idee dei giovani per battere la crisi
Da chi si è messo ad allevare lumache in Sicilia ricavandone del pregiato caviale a chi ha inventato il primo agri-beach, ovvero un orto, sulla costa più bella del Salento, da chi ha testato la stravagante ma efficiente coltivazione di ecofunghi su fondi di caffè a chi in Trentino produce insoliti ma richiestissimi cosmetici alla stella alpina. Sono queste solo alcune delle idee creative che battono la crisi presentate al concorso “Oscar Green” 2013, il premio per l’innovazione dei Giovani della Coldiretti dei premi “Oscar Green” sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e il patrocinio Ministero Politiche Agricole e di Expo 2015, in occasione del quale il professor Giorgio Marbach rettore dell’Università Mercatorum, partner del concorso, ha consegnato una borsa di studio per un anno gratuito al corso di Gestione delle imprese e management del turismo ad ognuno dei finalisti.

Focus - Il cibo slow vince la gara ... ecco gli esempi virtuosi
Il primo caviale di lumaca

Sicilia: Davide Merlino e Michelangelo di Sansone
Quando si dice che chi va piano finirà per andare lontano. E da qui si è andati davvero lontano. Fanno parlare di se, Davide e Michelangelo, due giovani protagonisti che hanno messo su un’impresa tra incredulità e follia. Beh, se la lumaca di Madonita è ormai una delle eccellenze italiane, probabilmente è dovuto anche alla lungimiranza e alla creatività di chi all’impresa guarda come a una possibilità di riscatto di un territorio. Insomma il messaggio ’slow’ da queste parti non è uno slogan. Ma la pura realtà. E se la lentezza è anche un lusso del gusto: ecco a voi il caviale più slow del mondo. Il caviale di lumaca di Madonita ora viene anche commercializzato direttamente dall’azienda di Michelangelo e Davide. Come dire! Lentamente si raggiungono molti traguardi… e si chiude anche la filiera.
Gli ecofunghi su fondi di caffè
Basilicata: Daniele Gioia

Metti insieme due giovani laureati con un cuore verde, una grinta incontenibile, aggiungici quella creatività che è tipica di chi è consapevole di doversela cavare con le proprie forze e, infine, mescola con l’innovazione e il coraggio, ed ecco nascere una delle giovani imprese più incredibili del Paese. Le conoscenze universitarie, la voglia di emergere e l’esperienza maturata nel corso del tempo in campagna hanno fatto si che i due ragazzi cominciassero a studiare il riutilizzo di un rifiuto tipicamente italiano, presente in tutte le case e in moltissimi esercizi commerciali, il fondo di caffè. Dopo la sperimentazione, le analisi sensoriali sui funghi prodotti con questo sistema innovativo hanno rilevato che il gusto e la consistenza risultano notevolmente migliori rispetto a tutti gli altri funghi coltivati in maniera tradizionale. I fondi del caffè possono essere così direttamente inoculati di spore fungine senza altro bisogno di sterilizzazione. Inoltre la caffeina spinge alcuni funghi a spuntare più rapidamente. I vantaggi però sono anche ambientali perché in questo modo si recuperano scarti altrimenti destinati alle discariche da utilizzare prima come substrato per la coltivazione dei funghi e successivamente come ottimo compost tutelando l’ambiente.
Dalla zucca alla bellezza, la luffa morbidissima spugna da bagno
Sardegna: Angelina Muzzu

C’era da scommetterci che la tradizione agricola secolare di un territorio riuscisse a mettere a frutto il lavoro di generazioni, combinandolo con idee giovani e di successo. Accade in Sardegna, in uno degli scorci più invidiati del pianeta. Qui ci si reinventa senza però allontanarsi dall’orgoglio sardo e si punta sul bio. L’innovazione guarda al benessere delle persone, che è paesaggio, esperienza dei sensi, ma anche cura del corpo. Dall’agricoltura un set completo per prendersi cura di sè con le spugne di Luffa che nascono da un laborioso e delicato processo di essiccazione dei frutti e le creme idratanti, che nascono dalla natura e alla natura ritornano in una incredibile alchimia.
Gli agrimobili, il fico d’india diventa oggetto di design
Puglia: Marcello Rossetti

Erano destinate alla discarica e rappresentavano un problema da risolvere per molti agricoltori le foglie di fico d’india da smaltire. Ma quella fibra resistente ha acceso una lampadina nella testa di Marcello Rossetti che crea la prima linea di agrimobili, ossia complementi d’arredo interamente rivestiti dalla fibra di questo particolare frutto che viene estratta dalle pale ancora verdi. Grazie alla cura nella lavorazione ed i trattamenti effettuati che garantiscono una assoluta resistenza nel tempo ciascun mobile risulta autentico ed inimitabile perchè le venature della fibra creano disegni e colori sempre unici. Ogni singolo foglio di fibra viene osservato, selezionato e posato sul piano di legno multistrato come un tassello in cerca del suo accostamento naturale. In questo modo va formandosi un mosaico di foglie dalle venature uniche che tratteggiano il piano. Nell’incantato centro storico di Lecce il punto vendita ’Sikalindi’ è la gioia di turisti, curiosi e clienti provenienti da ogni parte del mondo.
L’olio d’oliva diventa spray e si tuffa nel cioccolato
Abruzzo: Giovanni e Mario D’Alessio

Le migliori spremute di olio extravergine d’oliva diventano gocce grazie ad un innovativo dosatore spray che permette di spruzzare sulle pietanze la dose giusta d’olio senza sprecarne neanche una goccia. Una bella innovazione che ha incuriosito già moltissimi tra i più eleganti ristoranti del Belpaese. Ma l’olio della famiglia D’Alessio si accompagna anche alle perle di cacao per diventare un gustosissimo cioccolatino. Un’idea geniale per i palati più raffinati. Una storica azienda agricola che affonda le proprie radici nelle lontane generazioni, coglie la sfida di vincere la scommessa con la contemporaneità. La tradizione viaggia lungo i binari che portano in tutta Europa e nel mondo, se alla materia prima si aggiunge il genio dell’inventiva.
Agriturismo non solo vacanza ma stile di vita
Toscana: Giada Poggini
“Non offriamo una vacanza ma uno stile di vita”. Questo lo slogan, ma anche la sostanza che c’è dietro all’agriturismo Le Ceregne, situato nel bel mezzo della natura Toscana, a pochi passi dal confine con l’Umbria e circondato da una vegetazione mozzafiato e da borghi medievali di questo invidiabile perimetro d’Italia. Uno stile di vita che ha a che fare con le abitudini quotidiane, dalla cura dell’orto, alla raccolta degli ortaggi, dal parsimonioso utilizzo delle risorse naturali, alla contemplazione del paesaggio, al relax, alla degustazione di prodotti a chilometro zero e delle ricette antiche della tradizione toscana. Fino alle visite agli affreschi e alle cattedrali dentro le mura del Medioevo. Un passo indietro nel tempo? No, forse un salto in avanti. Almeno questo dicono le testimonianze di chi dall’Europa e dal mondo arriva, attraverso una fantastica campagna di comunicazione sui socialnetwork, a Le Ceregne.
L’orto sulla spiaggia, realtà supera fantasia, nasce primo agri-beach
Puglia: Ambra Mongiò
Perché agri-beach? Perché è un’ orto in riva al mare che conquista grandi e piccini che vivono la vacanza come una totale immersione nella natura. Gli ortaggi appena raccolti vengono utilizzati per gli agriaperitivi ma anche per piatti a km0. Ad arricchire il contesto ci sono caprette, asinelli maialini e un pollaio con oche e galline da cui vengono prese le uova fresche con cui vengono preparati i dolci al mattino e tanto altro. Un bell’esempio di relax in un esclusivo rapporto con l’ambiente incontaminato circostante che non si era mai visto prima e che presto diventerà un modello da esportazione.
Dal miele al polline, la salute passa dall’arnia”
Campania: Ilaria Maria Ambrosino
L’Azienda di Ilaria produce e vende direttamente ottimo miele italiano: quest’anno il suo miele di millefiori è stato proclamato vincitore del al Biofach 2013 di Norimberga, salone mondiale dei prodotti biologici, risultando primo prodotto tra 170 campioni provenienti, oltre che da tutte le regioni italiane, da diversi paesi come la Grecia, la Croazia, la Romania, la Slovenia, la Spagna, la Turchia e l’ Etiopia. Nel 2008 Ilaria insieme a suo padre, comincia ad interessarsi ed a studiare le caratteristiche nutrizionali e le proprietà curative naturali del polline. In particolare scopre che il polline è un ottimo rimedio curativo e che per la maggior parte viene importato dall’estero. Il polline presenta requisiti tali da entrare nella lista dei prodotti naturali utili a garantire il benessere psico-fisico ed il potenziamento del Sistema Immunitario: riequilibra l’alimentazione squilibrata e allenta la tensione nervosa. Non è solo un alimento ma un super concentrato, di cui sembra, non esserci un altro esempio in natura. Oggi in azienda si stanno studiando le proprietà medicinali ai fini della commercializzazione del veleno d’api.
Le mille virtù della trota
Piemonte: Delia Revelli
Scendono dalle vette più alte del Piemonte e finiscono nelle vasche dell’azienda agricola San Biagio. Sono le acque pure di sorgente dentro cui è allevata un’ampia varietà di pesci d’acqua dolce. Prima fra tutte la trota, sempre più ambita non soltanto in ambito nazionale. A pochissimi passi dalle vasche il prodotto è trasformato e confezionato. Ecco allora che nascono i filetti di trota affumicata, al moscato, grigliati, il paté di trota, il ragù di trota, il tonno di trota, le guance di trota e tanti altri. Come inizio del percorso di vendita diretta Delia Revelli partecipa ai mercati di Campagna Amica fino a diventare socio fondatore della cooperativa che gestisce la Bottega di Campagna Amica di Fossano. Oggi i prodotti di Delia fanno gola soprattutto ai bambini, per la gioia delle mamme e per la fortuna del territorio piemontese.
Dall’Odissea nasce il primo vino di giuggiole
Marche: Martina Buccolini
Viene direttamente dall’Odissea l’idea di Martina Buccolini di produrre un vino di giuggiole, sulla scorta di quello assaggiato da Ulisse nell’isola dei lotofagi. Un vino che necessita di ben tre anni per essere realizzato ma in questo modo, il vecchio detto di sentirsi in un brodo di giuggiole prende forma e diventa realtà, si chiama giuggiolone e insieme alle conserve inimitabili dell’azienda macina premi e riconoscimenti in Italia e nel mondo. Oggi Martina, con la sua azienda concorre al premio Oscar green grazie all’opera di recupero della biodiversità, riportando in vita antiche ricette e frutti scomparsi. Ne sono un esempio le confetture, i sott’olio e le salse vendute in tutto il mondo, di cui l’ultimo esempio è un condimento preparato riscoprendo le erbe di campo.
Giardino tropicale nel cuore della liguria, oltre 700 cactus centenari
Liguria: Federico Allavena
L’azienda di Federico produce più di 700 tipi di cactus, piante succulente e palme. E’ un miracolo che riescano a moltiplicarsi nel nostro Paese ma è proprio grazie al microclima che regala la riviera ligure che il giardino tropicale Federico a Bordighera è diventato l’angolo verde più insolito d’Europa, se non del mondo. Inoltre Federico sta continuando la tradizione dell’azienda di famiglia di fornire le palme di Bordighera al Vaticano per la domenica delle palme. Lavorando e facendo ricerca sulle biodiversità coltivabili nella riviera ligure sta cercando di trovare sempre nuove risposte per uno dei problemi più importanti per le palme della riviera ligure: il punteruolo rosso. Con la sua attività Federico, infatti, vuole salvaguardare la ricchezza e il paesaggio tipico di Bordighera e della riviera ligure, esportando in Europa i suoi prodotti e il nostro territorio, cercando di utilizzare le sue palme come richiamo promozionale che simboleggiano l’elemento caratterizzante di Bordighera.
Kiwyni: gusto e salute e divertimento per grandi e piccini
Veneto: Philipp Breitenberger
Il salutismo continua a guidare il mercato alimentare. La salute è sempre più un referente obbligatorio nelle scelte alimentari e questo fenomeno appare in tutta evidenza nei più recenti studi sui comportamenti dei consumatori. Infatti la richiesta di prodotti alimentari salubri, genuini e biologici è in costante crescita. L’idea giovane dei fratelli Breitenbergers è quella di esaltare il kiwi in tutte le sue potenzialità dando vita ad un progetto entusiasmante, quello del Kiwiny, ossia la produzione di Smoothie (bevanda energetiche), Nettari (succhi), Jam (confettura extra) a cui si aggiungono i nuovissimi Omogeneizzati per l’infanzia con una materia prima particolare: il Kiwi Bio Italiano. Per grandi e piccoli. Kiwyni è ormai una realtà internazionale che fa gola ai buyers americani, canadesi e di vari paesi del mondo che fanno visita all’azienda per garantirsi la propria partita di prodotto. Lo smothie è l’ultimo dei nati tra i prodotti innovativi dell’azienda e i bambini ne vanno pazzi. Quel prodotto è un nutrimento, ma anche un gioco con cui intrattenersi a lungo.
Il richiamo della stella alpina è stato più forte della carriera
Trentino Alto Adige: Moira Donati
Aveva intrapreso una carriera professionale ma il richiamo della stella alpina l’ha richiamata tra le meravigliose montagne del Trentino. Così Moira molla tutto e ritorna alla natura. Oggi Moira grazie alla sua straordinaria capacità di analisi del mercato, una spiccata visione futura e soprattutto la grande abilità con le nuove tecnologie riesce a far arrivare i suoi cosmetici realizzati con le erbe tipiche del territorio, dalla stella alpina all’arnica fino al genepy, in ogni angolo del Bel Paese attraverso la pratica dell’E-SHOP. La sua azienda ha inoltre sposato la multifunzionalità, oltre ai cosmetici offre ai suoi clienti prodotti e trasformati a chilometro zero, fattoria didattica e visite guidate per un’esperienza indimenticabile sulle vette incantate del magico mondo del Trentino. Insomma, lo spirito imprenditoriale di Moira sa coniugare la difesa delle tradizioni del made in Italy con l’innovazione del mondo moderno e delle nuove tecnologie informatiche.
Molluschi e cozze dagli agricoltori del mare
Veneto: Gabriele Bozzato
I ragazzi di Adriamar seminano e coltivano 60 ettari di specchio d’acqua dove producono un raccolto di cozze e mitili da offrire ai consumatori in postazioni itineranti con annesso servizio di take away. Inizialmente vendevano il prodotto solo all’ingrosso ma poi hanno sposato appieno il progetto di Coldiretti ed hanno attrezzato una propria struttura mobile e partecipano anche agli Agrimercati, suscitando particolare interesse e fiducia da parte dei consumatori, a garanzia e trasparenza del prodotto acquistato. I coltivatori del mare Adriamar ci mettono la faccia! Propongono inoltre un servizio di pesca turismo per esplorare la laguna nord veneziana degna dei migliori racconti degli anziani marinai.
Il regno dello struzzo: dagli accessori a piatti da capogiro
Piemonte: Marco Girodo
Chi l’avrebbe mai immaginato che attorno allo struzzo può prendere vita una realtà virtuosa? E’ proprio così. Bisogna superare qualche riserva mentale per scoprire il fascino di questo incredibile animale. Le sue carni richiestissime sono sulle tavole dei salutisti più esigenti a colesterolo zero, un solo uovo basta per decine di frittate e una volta vuoto diventa oggetto da decorazione. Mentre le sue piume adornano maschere e cavalli nelle occasioni di festa. Ma è la sua pelle il punto forte dell’azienda. Con il confezionamento di portafogli, cinture e tanti altri accessori indistruttibili oggi l’azienda di marco piace a tutti e soprattutto la pelle di struzzo fa invidia a quelle più note ed eleganti.
La mozzarella di pecora per intolleranti e golosi
Sardegna: Maria Atzeni
I suggestivi pascoli sardi non sono soltanto pagine di storia o capitoli di meravigliosi romanzi. Ma sono l’aroma di prelibatezze incredibili. Nasce la prima mozzarella a base di latte di pecora. Una sorpresa per i golosi, ma soprattutto una grande occasione per quanti vivono il problema dell’intolleranza al latte vaccino. Insomma i prodotti dell’azienda Pab’é is téllasa hanno raggiunto un incredibile successo tra i più esigenti ristoratori del territorio, ma anche tra le più esigenti casalinghe dei mercati di campagna amica. E se la filiera ovina di Sardegna, in questa realtà chiude perfettamente il cerchio, il primato della prima mozzarella di pecora è la semplice conferma di aver fatto la scelta giusta.
Il riscatto delle eccellenze del sud firmato dagli agricoltori italiani
Calabria: Massimo Falbo
Un territorio da troppo tempo relegato ai margini del mercato, con prodotti senza valore aggiunto e manodopera a basso costo. Gli agricoltori dicono no e rilanciano l’intero settore, firmando la filiera. Così il Fai si prende cura delle proprie eccellenze e riposiziona nel mercato nazionale la qualità agricola di un territorio unico. L’impresa mette le ali e i lavoratori riacquistano dignità. Ecco il sud che accende i motori e fa ripartire l’Italia.
Il primo latte uht tutto italiano, pronto a sfidare il fresco
Lombardia: Enrico Bettoni e Pietro Pierani
Il primo latte Uht è pronto a sfidare il fresco. Buono, a lunga conservazione e di qualità. «Scrivano in etichetta dove prendono il latte i nostri concorrenti e siamo pronti a sfidarli sugli scaffali». Questa la scommessa lanciata da Brescia alla concorrenza internazionale. Dalle stalle al supermercato l’Uht ’Voi’ è il fiore all’occhiello del territorio. Una competizione leale basata sulla verità dell’origine, sulla qualità dei processi e sull’eccellenza del prodotto. Così si rinnova l’agricoltura e in azienda si fa spazio la nuova generazione che avanza.
Legalità a rosarno: terreni confiscati alla mafia per giovani imprese
Calabria: Mariarosaria Russo
Ad accogliere la nuova preside dell’istituto Pira di Rosarno, un esplosivo posizionato sul cancello della scuola. Una intimidazione che, come risposta, ha trovato il pugno di ferro della dirigente e di tutti gli studenti che hanno detto si a una possibilità di formazione fuori dagli schemi e dai preconcetti. In terra di mafia la scuola è una opzione di riscatto. Aperto anche la domenica l’istituto è un laboratorio per l’agricoltura del futuro. Olio e creme dalle olive e terreni confiscati alla mafia affidati a cooperative di giovani e immigrati, insieme. Questo è un concreto modello di legalità, un presidio di futuro.
L’orto per tutti, la piazza è in campagna
Friuli Venezia Giulia: Furio Honsell
La vivacità di una piazza, la gioia di un incontro, la solidarietà di una comunità prende nuova forma nell’orto. E la natura continua a compiere meraviglie. Accade a Udine, negli spazi verdi degli orti urbani, a pochi passi dalle palazzine. Qui associazioni di volontariato, anziani, giovani coppie, bambini e persone svantaggiate, fanno quadrato attorno all’orto e coltivano insieme le primizie di stagione. Un’occasione incredibile per fare festa e per riscoprire il senso antico della comunità. Non si sono fatti mancare niente in questo progetto che fa invidia ad altre città italiane. Gli anziani raggiungono questo angolo di campagna urbana in bici. Ogni azione è accompagnata dal contatto diretto e benefico con la natura.
Vogliamo il mercato nelle piazze più prestigiose della città
Marche: Alberto Santorelli
Ritorna il mercato in piazza. E se un destino avverso ne chiede l’allontanamento, sono i consumatori a ribellarsi e a pretenderlo nelle principali piazze della Città. Succede a Fano dove le bandiere di Campagna Amica svettano dagli angoli più prestigiosi di questa antica comunità. Qui si incontrano cittadini e imprese, consumatori e qualità, rivitalizzando la fiducia di un tempo, che rischiava di perdersi, tra la bottega e la massaia. Ma i consumatori di oggi sono ancora più esigenti e d’avanti alla qualità del prodotto vogliono vedere il volto di chi li produce e li garantisce. Ed eccoli serviti. A Fano nessuno perde l’appuntamento con la piazza e il suo mercato degli agricoltori.

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