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IL BOOM DEL VINO A BASSO CONTENUTO CALORICO ED ALCOLICO NON C’È STATO, MA LA NUOVA ZELANDA CI CREDE ANCORA, E “PUNTA” 20 MILIONI SU UN PROGETTO IN TANDEM TRA PUBBLICO E PRIVATO. L’OBIETTIVO? DIVENTARE LEADER MONDIALI DEL SETTORE

Il boom del vino a basso contenuto calorico e, di conseguenza, a bassa gradazione alcolica, ancora non c’è stato, ma è pur sempre una nicchia sulla quale lavorare. Ci credono molto in Nuova Zelanda, dove il Governo ha lanciato un ambizioso programma di ricerca e sviluppo, che coinvolge il Ministero dell’Agricoltura, la Nzw (l’associazione dei produttori di vino del Paese), con l’obiettivo dichiarato di fare della Nuova Zelanda “il leader mondiale dei vini “lifestyle”“. A disposizione, verranno messe le migliori tecnologie nel mondo della viticoltura come in quello dell’enologia, per ottenere vini di qualità in modo naturale, con tecniche di viticoltura sostenibili e lieviti indigeni, almeno stando alla linea scelta dal Primary Growth Partnership, il fondo d’investimento per l’innovazione agricola pubblico che si basa sulle prospettive di mercato, che finanzia il 48% di quello che, con un budget complessivo di oltre 20 milioni di euro, è il più importante programma di sviluppo legato al vino che la Nuova Zelanda abbia mai intrapreso.

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