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“DI VINI BUONI SE NE FANNO TANTISSIMI IN ITALIA E NEL MONDO. CONQUISTARSI UNO SPAZIO NEL MERCATO È UNA SFIDA DURA, MA MOLTO AFFASCINANTE”: LE PAROLE DA PRODUTTORE DEL GIORNALISTA BRUNO VESPA, NEL MONDO DEL VINO CON “MASSERIA CUTURI”, IN PUGLIA

Italia
Bruno Vespa

Non come diversivo o “buen ritiro”, come capita con tanti “vip” che si tuffano nel mondo di Bacco, ma un progetto imprenditoriale per provare a conquistarsi un mercato, “esperienza dura, ma affascinante”, in un panorama affollatissimo “perche di vini buoni se ne fanno tantissimi in Italia e nel mondo”: così a WineNews Bruno Vespa, uno dei giornalisti e conduttori italiani più famosi in assoluto, da sempre appassionato di vino, di cui scrive, per altro, ogni settimana su “Panorama”, parla della sua esperienza da produttore di vino, che lo vede impegnato, da qualche tempo, in terra di Puglia, con Masseria Cuturi, 20 ettari di vigneto più altri di oliveto e bosco, a Manduria, acquistata insieme ad alcuni amici, e che ha per enologo Riccardo Cotarella (www.masseriacuturi.it).
Ovviamente, visto il territorio, si punta soprattutto sul Primitivo di Manduria, vitigno e vino top dell’enologia pugliese, ma non solo.
“Per me è una sfida - spiega Vespa - ma dal momento che mi piace fare tante cose, altrimenti mi annoio, è una sfida che ho raccolto molto volentieri. La masseria è molto grande, ha anche ulivi e bosco, ma la parte che mi riguarda di più, e che mi interessa di più, è quella del vino che è anche quella che conosco meglio. Purtroppo il vino pugliese, per moltissimo tempo è stato considerato un vino di “serie B”. Da un po’ di tempo, però una nicchia di prodotti è andata in “serie A”, e se questa nicchia si allarga, e si riesce a farne parte è una bella soddisfazione”.
Il mondo del vino, un po’ come quello del giornalismo, è ricco di premi da assegnare. E se nel suo “primo lavoro”, quello del giornalista, di riconoscimenti Vespa ne ha avuti molti, tra cui il premio speciale della giuria degli “Oscar del Vino” 2013 di Bibenda, per rimanere nel mondo di Bacco, a quali ambisce, in veste di produttore?
“Per ambire a premi e riconoscimenti - spiega - è ancora presto, siamo solo agli inizi. Devo dire, però, che la prima annata che abbiamo prodotto, la 2011, del Primitivo di Manduria “Il 1°”, che è il vino più importante, e che già è largamente superata in maniera incomparabile dalla seconda, ppena uscita ha avuto “4 grappoli” da “Bibenda” e due “Bicchieri Rossi, e quindi è arrivato in finale, dal “Gambero Rosso”. Io non sapevo neanche che il vino era stato mandato alle guide, proprio perché era un primissimo tentativo. E l’annata 2012, che è il secondo tentativo, è nettamente superiore”.
Ma Vespa rimane, prima di tutto un giornalista. E allora qual è la notizia, dal mondo del vino, che gli piacerebbe dare?
“Io sono un sostenitore del vino italiano, e quando vedo che ormai sta avendo dei successi importanti nel mondo, che e sta superando, in molti casi non solo per quantità, il vino francese, è quella la mia soddisfazione, al di là delle mie piccole cose, ovvero che il vino italiano diventi leader mondiale”.

Focus - Gli assaggi di WineNews dei vini 2012 di Masseria Cuturi
Nei giorni scorsi, nella redazione di WineNews, abbiamo degustato, tra gli altri, i vini 2012 di Masseria Cutùri, per “I Quaderni di WineNews” di Gennaio 2014, curati da Franco Pallini e Antonio Boco. Di seguito, le note di degustazione.
Primitivo di Manduria “Il 1°” 2012
Questo rosso che, anche guardando al suo prezzo occupa il vertice della gerarchia aziendale, evidenzia un profilo olfattivo di bella pulizia dove il frutto maturo (diviso fra note di mirtillo e ribes rosso) è intenso e ben a fuoco. In bocca, il vino si distende con una progressione morbida e avvolgente non priva anche di una certa freschezza acida, naturalmente un po’ limitata dalle caratteristiche dell’annata molto calda. Un vino di ineccepibile fattura che esprime una buona sintonia con il suo territorio, ma che potrebbe migliorare ancora sul piano della personalità e del carattere.
Primitivo di Manduria “Primino” 2012
Un vino che ci sembra puntare tutto sulla sua immediata piacevolezza. Obbiettivo colto a pieno, grazie ad un bagaglio aromatico preciso e continuo anche se, evidentemente, poco sfaccettato e ad un gusto che privilegia dolcezza e calore. Caratteristiche quest’ultime in parte legate, ancora una volta, alle caratteristiche dell’annata, segno questo di una lettura per nulla caricaturale della stessa, che dimostra coerenza e completa assenza di inutili forzature produttive.
“Vento di Cuturi” 2012
Fiano in purezza ben realizzato a partire dai chiari tratti varietali che si possono facilmente rintracciare nel suo profilo olfattivo semplice ma ben centrato. Anche in questo caso, i caratteri fondamentali dell’annata, non proprio favorevoli per i vini bianchi, sono stati ben interpretati e in bocca il vino, pur non nasconde il suo carattere solare possiede ritmo e freschezza grazie ad un piacevole contrasto dolce-acido.
“Rosa di Cuturi” 2012
Ben fatto anche il rosato, un vino che sta decisamente dentro la tradizione enologica della Puglia. I profumi sono piacevolmente sfumati e delicati, ma soprattutto restituiscono una sensazione di frutto ancora fresco. In bocca, il vino è pieno e scorrevole e capace di restituire un retrogusto leggermente agrumato con una bella nota salina sul finale.

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