Un nuovo modo di fare e-business. Dopo la California con Mondo Cellars, e il Canada con la cantina Rollingdale, anche la Nuova Zelanda capitanata dalla Pyramid Valley Vineyards , accetta di utilizzare una moneta senza confini: la “bitcoin”, valuta online, per vendere i propri vini in tutto il mondo e anche nel mercato nazionale, senza problemi di cambio e transazioni costose.
Caine Thompson, amministratore delegato di Pyramid Valley Vineyards, a spiegato a “The Drink Business”: “per un business basato su un piccolo e isolato mercato come quello della Nuova Zelanda, che sta cercando di vendere in tutte le parti del mondo, la “bitcoin”, una moneta senza confini, ci aiuta ad ampliare la nostra fetta di acquirenti. Un successo dimostrato dalla crescente richiesta dei nostri clienti internazionali di pagare con bitcoin i nostri vini, in particolare l’esclusiva Home Collection”. Questa iniziativa è stata lanciata il 9 dicembre 2013, e nel periodo natalizio, la Pyramid Valley ha registrato un 9% di vendite con bitcoin su tutti gli acquisti on line.
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