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UNA “JOINT VENTURE” PER SALVARE IL BEAUJOLAIS DALLA PERDITA DEI SUOI VIGNETI (-38% IN 10 ANNI): A FORMARLA I TRE PRODUTTORI PIÙ IMPORTANTI DEL TERRITORIO, BOISSET, GEORGES DUBOEUF, E LA COOPERATIVA LE CELLIER DE SAINT ETIENNE

Quella del Beaujolais non è di certo una delle regioni del vino Francia più blasonate, se paragonata a mostri sacri come Bordeaux, Borgogna o Champagne. Ma è comunque una delle più popolari, in patria e nel mondo, soprattutto per il celebre “Beaujolais Nouveau”, il “vino novello” tanto amato non solo dai francesi, ma anche dai giapponesi, per esempio. Ma tra l’espansione urbanistica della vicina città di Lione, e le difficoltà economiche dei viticoltori locali, il territorio ha visto sparire, in 10 anni, ben il 38% dei vigneti. Un fenomeno che va fermato, come spiega Grégory Large, presidente della neo-costituita Bcd Développemen, che altro non è, come riporta Decanter.com, una compagnia di investimento costituita dai tre più grandi e importanti produttori della zona, Boisset Family Wines, Les Vins Georges Duboeuf, e la cooperativa Le Cellier de Saint Etienne, allo scopo di comprare vigna e difendere il territorio da questa erosione.

L’obiettivo dichiarato è di “garantire il futuro a lungo termine dei 240 viticoltori delle cantine cooperative, comprando vigneti soprattutto dai quei produttori che stanno pensando di cessare l’attività e che non hanno ancora trovato compratori. I vigneti acquistati andranno sotto contratto con la cooperativa Le Cellier de Saint Etienne (che già acquista uve da 415 ettari di vigneto), con un contratto di 5 anni su prezzo minimo riconosciuto e quantità garantite da parte di Boisset e Dubouef”. Anche per incoraggiare i giovani a tornare alla vigna, visto che l’età media dei viticoltori del Beaujolais, spiegano, è di 55 anni, e molti pensano di abbandonare o di estirpare i loro vigneti se non troveranno compratori”.

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