Certe regole, a volte, pur se pensate e introdotte in buona fede, creano situazioni a dir poco assurde, o comunque difficili da comprendere. In Francia, dove l’Association Nationale de Prévention en Alcoologie et Addictologie ha vinto la sua battaglia contro la pubblicità degli alcolici, intesa come promozione di stili di vita dannosi per la salute, succede che Taittinger diventa il fornitore ufficiale di Champagne ai Mondiali di Calcio 2014, probabilmente l’evento mediatico più importante e seguito dell’anno, ma che fra tutti i Paesi del mondo, l’unico in cui un successo di marketing del genere non troverà spazio sui giornali, è proprio la Francia. Colpa di una sentenza del Tribunal de Grande Instance di Parigi, che a metà gennaio ha deciso di punire l’azienda di Reims per la pubblicità apparsa il 19 ed il 23 novembre 2013 (e prontamente denunciata dalla famigerata l’Association Nationale de Prévention en Alcoologie et Addictologie il 29 novembre), sulle pagine de “Le Figaro” e “Le Monde”, proprio a cavallo della partita di spareggio tra i “Bleus” e l’Ucraina, in cui si esaltava il binomio Champagne - calcio, accostando il logo della Fifa a quello di Taittinger, ed il sentiment positivo della nazionale di calcio alle bollicine... Assurdità degli eccessi, perché quella di Taittinger, in realtà, è un’operazione di successo, che troverà grande eco in tutto il mondo, a parte in Francia.
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