Una settimana fa avevamo raccontato il caso, un po’ paradossale ed un po’ assurdo, di Taittinger, il famoso Champagne francese scelto come bollicina ufficiale dei Mondiali di Calcio, di scena la prossima estate in Brasile, e di come l’azienda di Reims non possa pubblicizzare la sua conquista sui media francesi, per colpa di una sentenza del Tribunal de Grande Instance di Parigi, che a metà gennaio ha deciso di punire la maison per la pubblicità apparsa sulle pagine dei quotidiani “Le Figaro” e “Le Monde”, in cui si esaltava il binomio Champagne - calcio, accostando il logo della Fifa a quello di Taittinger ...
In Italia, dove le associazioni dei consumatori sono un po’ più clementi dell’Association Nationale de Prévention en Alcoologie et Addictologie, non ci sono limiti del genere, e la vittoria di Taittinger si può raccontare, così come l’emozione, riassunta in una bottiglia (nella foto), di una famiglia la cui storia è da sempre intrecciata ai grandi momenti del Football Club di Reims, e che non ha mai cessato di costruire partnerships con diversi clubs europei.
Tra i ricordi più significativi di questo periodo epico per la squadra del Reims, che è all’origine dell’espressione “football champagne”, Pierre-Emmanuel Taittinger, presidente della maison, ricorda che l’unica occasione in cui gli fu eccezionalmente sospeso il divieto di guardare la Tv il 6 giugno 1959, quando in diretta da Stoccarda suo padre, Jean Taittinger, appena eletto sindaco di Reims, dette il via alla finale della Coppa d’Europa dei Clubs (oggi Champions League) tra il Real Madrid e il Reims. Anche se si concluse con una sconfitta, la finale gli lasciò l’impronta di un calcio spumeggiante al quale associare i valori dello Champagne (celebrazione, eccellenza, allegria, umanità) valori incarnati da questo prestigioso accordo con la Fifa, che prenderà vita attraverso numerose iniziative, fino all’apoteosi della finale nel mitico stadio Maracanã il 13 luglio 2014.
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