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“IL MERCATO MANCANTE” DI VINO “MADE IN FRANCE”: LA DENUNCIA DEL MAGAZINE TRANSALPINO “VITISPHERE”. LA FRANCIA IMPORTA 5,3 MILIONI DI ETTOLITRI DI VINO ALL’ANNO, IL 60% DALLA SPAGNA, PER LA FASCIA “LOW COST” SU CUI IN POCHI, NEL PAESE, INVESTONO

Italia
La Francia snobba il vino low cost che importa dalla Spagna

La Francia, è noto, è uno dei maggiori produttori di vino al mondo, non solo in termini qualitativi, ma anche in quantità. Ed uno dei principali esportatori, grazie anche ad un immagine costruita sui grandi vini dalle quotazioni vertiginose, dai grandi Bordeaux e Borgogna, fino agli Champagne e non solo. Eppure, è anche un discreto importatore, con 5,3 milioni di ettolitri nel 2013 (sui 5,8 del 2012), il 60% dei quali attraversano i Pirenei e arrivano dalla Spagna, e che vanno a colmare quello che può sembrare un paradossale vuoto produttivo. Un fenomeno dovuto a quello che l’editoriale del magazine transalpino “Vitisphere” (www.vitisphere.com) ha definito “il mercato mancante”. Nel senso che c’è un vuoto nella produzione di vini a basso costo, “che non vuol dire di cattiva qualità!”, ammonisce la testata, che vale appunto tra i 4 ed i 5 milioni di ettolitri, il 10-15% della produzione del Paese, ma che nessuno sembra volersi prendere la briga di occupare, nonostante una possibile resa, in termini economici, stimata tra i 5.000 ed 7.000 euro all’ettaro. Un’occasione non colta, secondo alcuni, visto che come ricorda “Vitisphere”, la Francia del vino avrebbe la capacità (e l’interesse) per puntare su questa fetta non da poco di mercato, che danneggia anche chi cerca vino “made in France” in questa fascia di prodotto. Ma in pochi, a quanto pare, vogliono investirci.

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