02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

IL GOVERNO CINESE TAGLIA PIÙ DELL’EUROPA, ED A PAGARE SONO ANCHE I VINI DI BORDEAUX, I PIÙ AMATI DAI GERARCHI DI PECHINO. NEL 2013, SECONDO LE CIFRE UFFICIALI CIVB, L’EXPORT VERSO IL DRAGONE È CROLLATO DEL 16% IN VOLUME E DEL 18% IN VALORE

La Cina supera abbondantemente, in quanto a spending review, la Vecchia Europa, e tra i tanti tagli che la classe dirigente del Partito Comunista di Pechino ha dovuto subire, c’è anche quello agli acquisti dei beni di lusso, che hanno influito non poco sul crollo delle esportazioni enoiche di Bordeaux, nel 2013, verso il Dragone. Le cifre ufficiali del Civb - Conseil Interprofessionnel du Vin de Bordeaux, infatti, parlano di un calo del 16% in volume e del 18% in valore sul 2012, con una perdita complessiva di 60 milioni di euro. Ciò nonostante, Cina ed Hong Kong rappresentano ancora il 23% del mercato per la regione vinicola più importante di Francia, con la Cina che rimane il primo importatore mondiale in volume, secondo in valore solo alla Gran Bretagna. La frenata, però, non preoccupa troppo Bernard Farges, direttore del Civb, che al magazine britannico “Decanter” spiega come si tratti, essenzialmente “di scelte politiche, che poco hanno a che vedere con le dinamiche di mercato. Del resto, se le esportazioni verso Pechino sono calate, la vendita diretta ai clienti cinesi ha toccato vette mai raggiunte: il 20% delle nostre vendite dirette complessive, su una media, per i clienti cinesi, che difficilmente si sosta dal 5 o 6%”. Del resto, anche l’allineamento dei prezzi, su medie più contenute e rappresentative del reale andamento del mercato, “non è una cattiva notizia.
Nel 2009 e nel 2010 - continua Farges - certi prezzi venivano fatti esclusivamente per il mercato cinese, perché alla fine era l’unico disposto a pagare certi prezzi. Certo, perdere quote di mercato è sempre preoccupante, ma questo riallineamento può portare stabilità a lungo termine, un fatto positivo”. Specie per una denominazione che, comunque, nel 2013 ha venduto qualcosa come 4,24 miliardi di euro: l’1,4% in meno del 2012, con un calo sensibile dell’export complessivo (-6% in valore e -2% in volume), ma pur sempre un’economia solida ed in salute nel suo complesso.

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli