In Gran Bretagna, come avevamo scritto qualche tempo fa, le imposte sugli alcolici pesano come in nessun altro Paese d’Europa: per una bottiglia di un qualsiasi superalcolico, mediamente, il 79% del costo va a finire in tasse, percentuale che scende al 57% quando si parla di vino. Colpa di una legge introdotta dal Governo Brown nel 2008, per cui la pressione fiscale sulle bevande alcoliche subisce scatti annuali del 2% al netto dell’inflazione. Una “scala mobile” che molti deputati combattono da anni, riuniti nella campagna “Call Time on Duty”, promossa dalla “The Wine and Spirit Trade Association”. Una lotta che, alla fine, ha dato i suoi frutti: la fatidica Ade (“alcohol duty escalator”), come annunciato dal Cancelliere George Osborne, verrà abolita nel bilancio 2014.
“È una grande notizia - spiega a “The Drinks Business” Miles Beale, a capo della Wine and Spirit Trade Association - che sarà ben accolta dai consumatori e dalle aziende di tutto il Regno Unito. La decisione del Cancelliere di abolire la scala mobile, con un anno di anticipo, è una notizia davvero fantastica. La mossa aiuterà pub inglesi, bar e ristoranti in tutto il Paese, e promuovere l’occupazione e gli investimenti nella grande industria delle bevande inglesi e nel settore dell’ospitalità in generale. Ci sarebbe piaciuto raggiungere un congelamento completo della tassazione sul vino, ma la Wsta è comunque molto contenta della decisione del cancelliere: brinderemo a George Osborne!”.
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