Il vino si produce oramai in tutto il mondo. E presto potrebbe arrivare anche la prima bottiglia “made in Scotland”. Secondo quanto riporta l’agenzia Bloomberg, i cambiamenti climatici, e la crescita delle colonnine di mercurio un po’ ovunque, avrebbero reso possibile, infatti, non solo la nascita di una promettente industria spumantistica in Gran Bretagna, ma persino la coltivazione di vigneti nelle brughiere scozzesi, tradizionalmente patria di single malts più che di nettare di Bacco.
Ma lo chef e critico culinario Christoper Trotter ci crede, e avrebbe ottenuto buoni risultati con la varietà precoce tedesca Solaris, insieme alla Siegerrebe e alla rossa Rondo.
I tre quarti circa delle sue 200 piante, situate lungo la costa meridionale di Fife, sono di varietà Solaris, e nonostante le temperature record della scorsa estate (21,4 gradi) Trotter sta considerando la possibilità di usare metodi decisamente non convenzionali per portare a compimento il suo esperimento, come il disseminare conchiglie sotto le piante per trattenere il calore diurno. La prima “annata” sarà da considerarsi un semplice esperimento, ma se i risultati saranno soddisfacenti, Trotter si metterà a caccia di investitori per piantare vigna in tutti i 2,4 ettari di proprietà.
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