02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

Quasi 400 vini da tutto il Belpaese il lizza per il “Concorso nazionale dei vini Rosati d’Italia, by Regione Puglia, che eleggerà il meglio di una produzione enoica che attraversa un momendo di enorme successo. Il verdetto il 31 maggio ad Otranto

Italia
Rosati d’Italia

Un fenomeno di successo, quello dei vini rosati, sempre più amati nel mondo: +22% di winelovers che bevono la versione rosa di Bacco secondo i dati della Wine & Spirit Trade Association negli ultimi 3 anni, con prospettive di crescita di un +17% dei consumi nei prossimi anni. E per sapere quali sono i migliori d’Italia, che è il produttore n. 2 al mondo della tipologia (4,5 milioni di ettolitri, dietro alla Francia con 5,9, dati Oiv), non resta che attendere il verdetto del Concorso enologico nazionale dei vini Rosati d’Italia, promosso dall’assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia (con Assoenologi, Accademia Italiana della Vite e del Vino, Unioncamere Puglia e autorizzato dal Ministero delle Politiche Agricole), che ha visto le commissioni di assaggio a lavoro (c’era anche Winenews, con il collaboratore Franco Pallini, che curà I Quaderni di Winenews, appunti di degustazione, ndr), nei giorni scorsi ad Otranto (alla presenza, tra gli altri, del presidente di Assoenologi e del comitato per la promozione dei vini italiani all’Expo 2015, Riccardo Cotarella), dove il 31 maggio saranno svelati i vincitori. 245 le cantine in gara, con 319 etichette da ogni Regione d’Italia, con la Puglia a fare la parte del leone, seguita da Abruzzo, Veneto, Lombardia ed Emilia-Romagna.
“Non si tratta più di un trend da osservare - ha detto Fabrizio Nardoni, assessore regionale alle Risorse agroalimentari - quello dei rosati è ormai un comparto con virtù consolidate: cresce e si sviluppa nel segno della grande qualità”.
“In alcuni mercati - ha sottolineato Giuseppe Martelli, dg Assonoelogi e presidente della commissione di giuria del Concorso - i rosati italiani si affermano non solo per le particolari caratteristiche sviluppate all’olfatto e al gusto ma anche per il colore brillante, giustamente intenso, ma sempre legato a una specifica tipologia cromatica che evidenzia il legame col territorio. Caratteristiche difficili da ottenere e che i rosati italiani possono ostentare grazie al lavoro intenso e qualificato di imprenditori ed enologi.
“Il rosato ha il vento in poppa - ha aggiunto Leonardo Palumbo dell’Accademia Italiana della Vite - e del Vino e gioca oramai nel cortile dei grandi vini, è un gioiello delle espressioni gustative, delle terre viticole, e rappresenta una sicura e pregevole “via italiana al vino”“.
Saranno 18 i vini Rosati tranquilli, frizzanti e spumanti a essere premiati con medaglie d’oro, d’argento e di bronzo il 31 maggio al Castello Aragonese di Otranto, in un convegno internazionale sui vini rosati con esperti anche da Francia e Germania, che offriranno chiavi di lettura per approcciare al meglio i mercati esteri.
Info: www.concorsorosatiditalia.it

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli