02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2025 (175x100)

Il rapporto degli italiani con gli alcolici, nel 2013, non ha subito stravolgimenti, ma i comportamenti a rischio riguardano sempre più persone, specie tra i giovani e gli over 65. Così il report Istat “L’uso e l’abuso di alcol in Italia”

Il rapporto degli italiani con il consumo di alcolici, nel corso del 2013, non ha subito grandi stravolgimenti ma, se negli ultimi 10 anni la quota di bevitori è costantemente diminuita, i comportamenti a rischio riguardano sempre più persone. A dirlo sono i dati del rapporto Istat “L’uso e l’abuso di alcol in Italia”, che sottolinea come, nel 2013, il 63,9% della popolazione sopra gli 11 anni ha consumato almeno una bevanda alcolica nell’anno, una quota che non si discosta dal 2012, e che è in netta diminuzione sui dati del 2003 (68,7%).
Tra il 2003 e il 2013 la percentuale dei consumatori giornalieri di bevande alcoliche scende dal 31% al 22,7%. Aumenta, invece, la quota di quanti consumano alcol occasionalmente (dal 37,6% nel 2003 al 41,2% nel 2013) e di coloro che bevono alcolici fuori dai pasti (dal 24,8% al 25,8%). Il 51,6% della popolazione di 11 anni e più che ha consumato alcolici nell’anno beve vino, il 45,3% birra e il 39,9% aperitivi alcolici, amari, superalcolici o liquori.
Nel complesso, i comportamenti a rischio nel consumo di alcol (consumo giornaliero non moderato, binge drinking, consumo di alcol da parte dei ragazzi di 11-15 anni) hanno riguardato 7 milioni e 144.000 persone (13,2%): sul 2012, si osserva una sostanziale stabilità nell’abitudine ad almeno un comportamento di consumo a rischio, in controtendenza sulla diminuzione registrata nei due anni precedenti. Una lieve diminuzione nella quota del binge drinking si registra solo tra le donne (che passano dal 3,1% al 2,5%), e tra gli uomini di 45-64 anni (dal 9,9% all’8,1%).
Comportamenti a rischio più frequenti si osservano tra gli ultrasessantacinquenni (il 38,6% uomini e l’8,9% delle donne), tra i giovani di 18-24 anni (il 23% maschi e l’8,6% femmine) e tra gli adolescenti di 11-17 anni (rispettivamente l’11,7% e l’8,5%).

Copyright © 2000/2025


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2025

Altri articoli