Per capire la crisi, tutta commerciale, di Bordeaux, può essere importante fare un salto in Inghilterra, mercato storico per i vini della Regione, e termometro della situazione attuale, in cui il mercato sembra “punire” i due principi strategici fondamentali di Bordeaux: la politica di prezzo e la vendita en primeur. “Nel 2009, con la campagna en primeur, abbiamo fatturato 165 milioni di sterline - racconta dalla London Wine Fair di Londra Tom Hudson, direttore del wine retailer Farr Vintners (www.farrvintners.com) - mentre, per ora, con la campagna 2013 siamo ancora fermi ad 1,3 milioni di sterline. Il Regno Unito, ormai, ha deciso di voltare le spalle alle vendite en primeur, non hanno più senso, le stesse bottiglie si trovano tramite altri canali a prezzi decisamente più convenienti. Ci sarebbe bisogno - continua Hudson - di un approccio diverso ai prezzi, più realistico, perché le annate 2009 e 2010 sono state meravigliose anomalie, ma adesso si deve tornare ai livelli del 2008 perché il sistema ricomincia a funzionare”.
Anche dal punto di vista di uno dei wine buyer di riferimento in Uk, Berry Bros & Rudd, nelle parole del buyer Max Lalondrelle, le cose a Bordeaux devono cambiare al più presto: “I consumatori, ormai, guardano a Spagna ed Italia, perché Bordeaux ha subito un’accelerazione dei prezzi che ricorda quella del mercato immobiliare di Londra, da cui tutti fuggono a gambe levate. Per rendersi conto di cosa sta succedendo, basti pensare che per noi, nel 1974, I vini di Bordeaux incidevano sull’80% del fatturato, ed oggi solo per l’11%”. Dinamiche che coinvolgono l’intera piramide produttiva, tanto alla base quanto ai vertici, perché, come spiega bene Will Lyons, del “Wall Street Journal” (www.online.wsj.com), “chi avesse comprato una cassa di ognuno dei cinque premiere cru, delle annate 2009, 2010 e 2011, alle vendite en primeur, oggi, secondo gli indici quotazioni del Liv-ex, starebbe perdendo qualcosa come 35.000 sterline. La campagna 2013 era l’occasione perfetta per correggere queste storture, ma non è successo”.
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