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Quando il paesaggio vinicolo diventa arte: ecco “winescapes”, la mostra del fotografo inglese Mark Cooper, che ha scelto il Monferrato come patria elettiva. A Benevento, da oggi al 22 giugno. Con il Congresso sui paesaggi di Città del Vino-Unesco

Italia
Una delle opere di Mark Cooper in expo a Benevento

Il lavoro dell’uomo abbinato alle forze della natura, talvolta, crea delle opere d’arte che è difficile cogliere nel loro insieme. A meno che non intervenga, per esempio, un fotografo come Mark Cooper, inglese d’origine, ma che ha scelto il Monferrato come sua patria che, con scatti sapienti, ha saputo fermare la perfezione geometrica delle sagome policromatiche di campi e vigneti e nelle proprie “gigantografie”, che svelano le composizioni astratte nascoste nel paesaggio rurale (www.markcooper.visualserver.com). E che sono visitibili in una mostra, “Winescapes”, di scena da oggi al 22 giugno a Benevento (Palazzo Paolo V), inaugurata nel “Forum Universale delle Culture 2014”, evento culturale internazionale promosso dall’Unesco e dalla Forum Foundation Unesco, sui temi dell’educazione allo sviluppo sostenibile e dell’educazione alimentare mediterranea. Nelle sue fotografie, Cooper, che scatta sospeso ad un elicottero, campi, vigneti e risaie svelano il panorama rurale in immagini con tratti e macchie che sembrano dipinti “a pennello” dal lavoro dell’uomo.
Ma Benevento sarà anche il teatro de “Il paesaggio vitivinicolo: Unesco e dintorni. Forum Universale delle Culture Unesco”, di scena domani, 7 giugno, promosso da Città del Vino. A parlare de “Il paesaggio vitivinicolo come bene culturale” ci penserà il professor Luigi Zangheri, docente di storia del giardino e del paesaggio della Facoltà di Architettura dell’Università di Firenze; il dottor Diego Tomasi, ricercatore del Centro di Ricerca per la Viticoltura di Conegliano, parlerà, invece, de “La candidatura Unesco del paesaggio viticolo Prosecco Conegliano Valdobbiadene”; l’Architetto Pier Carlo Tesi si soffermerà su “L’impegno di Città del Vino per il paesaggio rurale e vitivinicolo”; il professor Francesco Marangon, Docente di Economia ed Estimo Rurale Università di Udine e il dottor Paolo Benvenuti, direttore Città del Vino, chudono con le relazioni su “Il valore economico del paesaggio” e “Il valore socioculturale del paesaggio rurale e vitivinicolo italiano”.
Info: www.cittadelvino.it 

Focus - Chi è Mark Cooper
Dopo aver vissuto a Londra per diversi anni e realizzato reportage fotografici viaggiando a lungo, soprattutto in Medio Oriente e Africa settentrionale, Cooper si è stabilito in Piemonte, nella provincia di Alessandria, dove vive ormai dal 1993 e da 15 anni dedica la propria ricerca fotografica al progetto “Earthscapes - L’arte del Paesaggio”, producendo immagini frutto di una selezione che avviene necessariamente dall’alto, da una postazione privilegiata che permette una visione integrale dello stesso paesaggio e per cui gli elementi che lo compongono diventano agli occhi “brani astratti di pittura segnica e porzioni di superfici regolate da pattern in cui regna un silenzio metafisico” (Elisabetta Longari). E “quanto sono belle le opere prese dal grande fotografo chiamato Mark Cooper, perché credete, da chi se ne intende, ch’è bravo davvero: e le sue opere, per essere viste, non hanno bisogno di olio e di chiodi che furono, ma solo di quelli di adesso e ancora in questo io trovo un incanto sottile... Le fotografie pure di Mark Cooper sono classici esempi dell’Astrattismo restando Fotografie del reale, e ci piace chiamarlo miracolo quanto meno linguistico” (Ando Gilardi).

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