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Il bello della vite, è che arriva dappertutto, di pari passo con le grandi civiltà, perché non c’è angolo di mondo in cui non riesca a crescere. Dalle montagne più alte alle pendenze più impervie, fino ai margini del deserto, ecco le più “estreme”

Italia
La vigna vicino al deserto del Sahara

Il bello della vite è che attraverso millenni di storia è arrivata dappertutto, di pari passo con le grandi civiltà, perché non c’è angolo di mondo in cui non riesca a crescere, dalle montagne più alte alle pendenze più impervie, fino ai margini del deserto. A mettere in fila i vigneti più estremi, senza alcuna velleità da classifica, ci ha pensato “The Drinks Business” (www.thedrinksbusiness.com). Si parte “dall’alto”, con i filari di Bodega Colomé, in Argentina, tra i 1750 ed i 3111 metri sul livello del mare. Le vigne più pericolose, però, e per tutt’altro motivo, sono quelle di Domaine de Bargylus, in Siria, e di Chateau Marsyas, in Libano, in zone a dir poco “calde” a livello geopolitico. Tornando in Svizzera, c’è la vigna del Dalai Lama, “Les Amis de Farinet”, “estrema” soprattutto nei numeri: 3 filari, praticamente improduttivi. Un altro posto in cui nessuno immaginerebbe un vigneto, è il deserto del Sahara: non lontano dal Cairo, in Egitto, sorgono inaspettatamente i 600 acri di Sahara Vineyards, che accolgono 30 varietà diverse. Certo, la quasi totale assenza di agenti nutrienti ha bisogno di tonnellate di compost, ma gli sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte aiutano non poco. Ancora in Svizzera, c’è una delle vigne più difficili, quella della minuscola denominazione di Beudon, arrampicata sul fianco, ripidissimo, di una montagna: ci si arriva solo con la funivia privata di Domaine de Beudon. Inusuale, a dir poco, è la vigna galleggiante di The Siam Winery, il maggior produttore (300.000 bottiglie ogni anno) di vino Thai, in Thailandia, tra i canali del delta del Chao Phraya. Altrettanto stupefacente, in quanto a location, è l’Isola capoverdiana di Fogo, un vulcano ancora attivo (l’ultima eruzione risale al 1995), alle cui pendici ci sono addirittura due aziende, in un paesaggio lunare, che producono 160.000 bottiglie l’anno. Infine, al 59° parallelo, a 100 chilometri da Stoccolma, quindi nel cuore della Svezia, troviamo Blaxta Vineyard, l’azienda più antica del Paese, con una storia che risale addirittura al XVI secolo, quando faceva ancora più freddo di oggi ...

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