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I canditati sono 4 (Maietta, Scorsone, Mancini e Conte) ma, stando ai rumors, la corsa vera, per la presidenza dell’Associazione Italiana Sommelier (il voto il 23 giugno) è a 2, tra il presidente uscente e il cerimoniere di Palazzo Chigi

Italia
Alessandro Scorsone e Antonello Maietta in corsa per la presidenza di Associazione Italiana Sommelier

I canditati ufficialmente, sono quattro ma, stando ai rumors, la corsa vera, per la presidenza dell’Associazione Italiana Sommelier (Ais), che il 23 giugno è chiamata al voto, è una corsa a due, tra il presidente uscente Antonello Maietta, e Alessandro Scorsone, volto noto dell’Ais e, tra l’altro, cerimoniere di Palazzo Chigi (la cui candidatura, sostengono in molti, è stata richiesta a gran voce da molti delegati e associati, ndr) dati nettamente favoriti sugli altri due nomi, Romeo Mancini e Emanuele Conte (www.aisitalia.it).
Un’elezione importante, per una delle associazioni che, negli anni, hanno fatto di più per la crescita dell’immagine del vino italiano, e che viene dopo il burrascono, e ancora non definitivamente concluso, divorzio da “Bibenda” di Franco Ricci (che, nel frattempo, ha dato vita alla Fondazione Italiana Sommelier). A cui si arriva con una campagna elettorale che, per l’asprezza dei toni usati da alcuni dei candidati, non ha nulla da invidiare alla politica tout court (vedi focus).
Quale che sia l’Ais che uscirà dalle urne nei prossimi giorni, l’auspicio del mondo del vino italiano è che, in ogni caso, non vada disperso quello che i Sommelier rappresentano: un patrimonio del Bacco tricolore che, sicuramente con qualcosa da rivedere, ha dato molto negli anni passati, in termini di formazione e divulgazione della cultura del vino, e che deve lasciarsi alle spalle polemiche e divisioni, voltare pagina e continuare nella propria missione a beneficio dei produttori di vino del Belpaese e di tutti gli enoappassionati.

Focus - La lettera di Emanuele Conte: “Siamo stati tutti presi in giro?”
Riceviamo e pubblichiamo da Emanuele Conte ...
“Qualche giorno fa, il collega Romeo Mancini, in un’intervista sul portale Vinoway, rilascia una dichiarazione scioccante, lasciandomi incredulo!  Di cosa si tratta? In qualità di revisore dei conti, lo stesso Mancini, leggendo l’atto notarile, redatto dal Dr. Mosca, scopre che l’Ais non è socio fondatore della Worldwine Sommelier Association (Wsa), come pubblicato sul sito ufficiale Ais. Non posso credere ai miei occhi ! Incuriosito, faccio una ricerca, agevolato dall’informatizzazione degli archivi notarili, ed ecco la sorpresa! Dall’atto costitutivo di associazione (Repertorio n. 76047, raccomandata n. 16833), rogitato dal Dr. Antonio Mosca, notaio in Roma, in data 21 febbraio 2007, si evince che la costituenda associazione denominata “Worldwine Sommelier Association”, è formata da cinque persone fisiche.
Chi è il primo firmatario? Antonello Maietta che si dichiara, all’atto del rogito, “commerciante di vini”. Dove viene eletta la sede? Semplice. Quella legale nella sede Ais di Milano, viale Monza n. 9, e quella amministrativa in Roma nella sede Ais di Roma, in Via G. Frescobaldi n. 5 nel Grand Hotel Parco dei Principi.  Antonello Maietta, “commerciante di vini”, soffrirà di amnesia? Probabilmente sì, visto che dimentica all’atto della firma di costituzione di avere un triplice ruolo nell’Associazione Nazionale Sommelier: Vice presidente nazionale, componente della Giunta Esecutiva e presidente della Commissione statuto! Avete letto bene! Il garante dello statuto, piuttosto che vigilare affinché lo stesso venga rispettato, risulta il primo a violarlo! In passato, per circostanze molto meno gravi, sono stati adottati provvedimenti disciplinari severi. Antonello Maietta, “commerciante di vini”, ha l’obbligo morale e giuridico di chiarire quanto accaduto. Tutti i soci hanno diritto alla trasparenza, l’associazione merita la verità!
Al collega Romeo Mancini, il mio sentito ringraziamento per le dichiarazioni che hanno aperto uno squarcio su questa colossale presa in giro. Alla Giunta Esecutiva Nazionale in carica il mio invito a provvedere, con la massima urgenza, a sanare la grave situazione che ha riverberi sia economici che d’immagine sull’Associazione Italiana Sommelier. Al “commerciante di vini”, un invito ... si dimetta”.
Emanuele Conte

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