Se c’è chi sperimenta diversi modi e ambienti per affinare il vino, e lo Champagne in particolare, c’è anche chi, da anni, esplora in profondità il concetto dell’annata, per valorizzarla al massimo, ma anche per andare oltre. È il caso di Dom Pérignon, che sta per lanciare la sua “P2 - Plenitude Deuxiem”, secondo step dell’evoluzione dei suoi champagne, a partire dal Vintage 1998. Il concetto è semplice: “la Première Plénitude - spiega la Maison - si realizza dopo almeno sette anni di maturazione sui lieviti, a seconda dell’annata. Il vino racchiude quindi l’equilibrio perfetto di Dom Pérignon, la sua migliore promessa. Questo è Dom Pérignon Vintage, la Plénitude dell’Armonia. La Deuxième Plénitude si ottiene dopo almeno 12 anni di maturazione sui lieviti. In questa fase, Dom Pérignon esprime la sua grandiosa intensità, manifestando le proprie potenzialità di ulteriore sviluppo. E’ Dom Pérignon Plénitude 2, l’età dell’Energia”.
Ma non ci si fermca qui, perchè secono Dom Perignon, le “plenitudini” di un suo champagne sono almeno tre: “la Troisième plénitude si ottiene dopo almeno 20 anni di maturazione sui lieviti. Lo champagne incarna ora una dimensione completamente diversa, assumendo un’essenza ignota. Si tratta della Plénitude della Complessità. Dopo tre metamorfosi, l’unicità di Dom Pérignon è quasi completamente conquistata e svelata. Tale processo è l’incarnazione stessa della visione creativa di Dom Pérignon, la cosiddetta “Power of Creation””.
Insomma, un progetto che punta all’evoluzione del vino come pensiero alla base della sua creazione, e non come semplice sfida alla prova del tempo, una volta che un’annata è stato imbottigliata ...
Info: www.domperignon.com/it/
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