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La Spagna paga gli eccessi produttivi della campagna 2013 e, per far ripartire il mercato, ricorre alla distillazione di crisi, prevista dall’articolo 167 dell’Ocm, per ben 400 milioni di litri di vino, definitivamente ritirati dal mercato

La Spagna, nel 2013, si è affermato come primo produttore enoico al mondo, superando in un sol balzo Francia ed Italia. Ma non è tutto oro quello che luccica e, come spesso succede, certi eccessi produttivi finiscono per avere effetti negativi sul mercato, abbattendo i prezzi medi, e non permettendo più ai viticultori di godere di margini quantomeno decorosi. Esattamente ciò che sta succedendo al mondo produttivo spagnolo, dove il problema delle eccedenze, concentrato principalmente in Castilla - La Mancha, dove il boom produttivo è stato più eclatante, ha portato all’unica soluzione possibile: il ritiro definitivo dal mercato di 400 milioni di litri di vino, per risolvere la situazione di over stoccaggio e far ripartire il mercato. Verranno distillati, come previsto dall’articolo 167 dell’Ocm, proprio per migliorare e stabilizzare il funzionamento del mercato comune dei vini, e come deciso da Fernando Miranda, direttore di Producciones y Mercados Agrarios, agenzia del Ministero di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente, d’intesa con i rappresentati del settore, dopo tre incontri su un tema comunque delicato.

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