Dopo 30 vendemmie astigiane, Gianni Zonin, da oggi, è ufficialmente un cittadino onorario di Asti, dopo anni di ricorsi e contro-ricorsi del produttore per l’inserimento di parte del territorio del comunale nella zona coperta dai disciplinari del Moscato di Asti e dell’Asti Docg. Prima di ricevere dalle mani del Sindaco Fabrizio Brignolo le chiavi e il sigillo della Città, Gianni Zonin, alla guida di una delle maggiori aziende vitivinicole italiane, ha una lectio magistralis, aperta al pubblico, nell’aula magna del Polo Universitario di Asti, “Le vigne, il vino, i territori - Realtà e prospettive in Italia e nel Mondo”.
La Famiglia Zonin è presente ad Asti dall’estate 1985, quando acquisì il primo nucleo di vigneti: nacque così la Castello del Poggio, con poco meno di duecento ettari di vigneto di cui 157 in un unico corpo, in località Poggio di Portacomaro Stazione, nel Comune di Asti, e una trentina di ettari a vigna nella Cascina Il Briccone di Santa Margherita di Costigliole d’Asti. A Castello del Poggio, che sta concludendo in questi giorni la sua trentesima vendemmia, produce Grignolino d’Asti, Barbera d’Asti e Dolcetto, Brachetto, Moscato d’Asti e Asti Docg, ossia i grandi vini del territorio astigiano che arrivano in 106 Paesi nel mondo.
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