Una “Sweet Valley” che dall’industria dolciaria Ferrero di Alba si estende fino alle colline dove nascono l’Asti spumante e il Moscato d’Asti: ecco il sogno che vorrebbe veder realizzato il Consorzio per la tutela dell’Asti (www.astidocg.it). “Viviamo in tempi amari, c’è bisogno di dolcezza - dice il direttore del Consorzio Giorgio Bosticco - sarebbe bello riuscire a creare una “Sweet land”, terra del dolce, visto che in Piemonte hanno sede grandi aziende dolciarie, dalla Ferrero alla Barbero Torroni, e si coltivano oltre 10.000 ettari di moscato bianco. È il vino dolce più venduto al mondo”: quasi 100 milioni bottiglie tra bollicine di Asti e Moscato d’Asti, prodotte ogni anno, l’85% è venduto all’estero.
“Abbiamo investito 8 milioni di euro per la promozione fuori dall’Europa - annuncia il presidente del Consorzio, Gianni Marzagalli - ma non ci dimentichiamo dei nostri “alleati” in casa. A settembre lanciamo l’iniziativa “Asti mi piace Asti”: nei bar e negli hotel della città, a tutti i turisti verrà offerto un calice di dolci bollicine”. L’operazione è in collaborazione con Comune di Asti, Associazione Ristoratori e Albergatori e Ascom. Anche chi compra il biglietto del Palio (si corre domenica 20 settembre) avrà una cartolina per la degustazione omaggio. L’obiettivo, chiariscono i vertici del Consorzio, “è andare a posizionare l’Asti in una fascia di prezzo più alta”.
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