Saranno appena 2 milioni le bottiglie italiane di vino Novello che debutteranno nel mercato venerdì 30 ottobre. Un trend estremamente negativo se si considera che appena 10 anni fa, nel 2005, se ne producevano 18 milioni. A dirlo la Coldiretti “alla vigilia del “debouchage” stabilito da decreto del Ministero delle Politiche Agricole, e anticipato rispetto al concorrente Beaujolais Nouveau francese, che si potrà assaggiare a partire dal 19 novembre”.
“Leggero, con bassa gradazione (11 gradi) e bouquet aromatico, il Novello, introdotto in Italia nel 1987 - spiega ancora l’Ansa su nota Coldiretti - sconta vari handicap, dal prezzo medio elevato (oltre 3 euro a bottiglia) che non aiuta in tempo di crisi, alla tecnologia di produzione della macerazione carbonica, più costosa che implica inoltre il consumo entro 4-5 mesi”.
Un vino che non tira più, spiega il direttore di Assoenologi, Giuseppe Martelli: “il consumatore rispetto a 10 anni fa, ha molti più vini a disposizione da scegliere, mentre il produttore, con le stesse uve, preferisce fare un vino con un valore aggiunto maggiore; e così a fare il Novello sono rimaste quasi esclusivamente le grandi aziende”.
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