Continua il recupero del vino italiano in Usa: se i primi 2 mesi 2015 davano le esportazioni del Belpaese negli States in calo dello 0,5% in volume e del 4,5% in valore sul 2014, i dati dei primi 10 mesi dicono +4,5% in quantità e -2,2% in valore (2,1 milioni di ettolitri per 1,09 miliardi di dollari), su un import Usa che, nel complesso, segna -0,1% in volumi (7,3 milioni di ettolitri) e -1,2% in valore (3,2 miliardi di dollari), con l’Italia ancora leader tra i vini stranieri: così l’Italian Wine & Food Institute, guidato da Lucio Caputo.
Dati che fanno ben sperare il Belpaese, dunque, per la chiusura dell’anno, con le festività che, come da tradizione, rappresentano ancor il momento di massimo consumo di vini e spumanti. Con le bollicine italiane , per altro, come accade da tampo continuano a crescere a doppia cifra, e anche nei primi 10 mesi del 2015 fanno segnare un +11,9% in quantità (53.080 ettolitri) e +15,2% in valore (22,7 milioni di dollari).
“Fra i principali Paesi concorrenti dell’Italia - aggiunge l’Italian Wine & Food Institute -perdono terreno, nei primi dieci mesi 2015, l’Australia (-0,5%), l’Argentina (-15,2%), il Cile (-3,7%), la Spagna (-2,1%), la Germania (-4,1%) ed il Sud Africa (-8,1%). Migliorano invece le loro posizioni la Francia (+11%), la Nuova Zelanda (+10%) ed il Portogallo (+ 16,9%)”.
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