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I traguardi raggiunti nel 2015, dall’Expo agli 800 milioni di euro per l’agricoltura nella legge di stabilità, e gli obiettivi, legati al mondo del vino, del 2016: a WineNews, il bilancio del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina

Italia
Il Ministro Martina con il premier Renzi

Il 2015 è stato un anno intenso per l’agroalimentare italiano, non solo per l’Expo che ha portato a Milano oltre 21 milioni di turisti, ma anche per i tanti lavori messi in cantiere dal Ministero delle Politiche Agricole, come la proposta di legge per far diventare il vino patrimonio culturale del Belpaese, che coinvolge sia la Commissione Agricoltura che la Commissione Cultura della Camera e del Senato. A fare il punto sul 2015 e sul futuro dei lavori cominciati è il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina, a WineNews: “l’impegno del post Expo è quello di costruire impegni che durino nel tempo e che siano figli dell’Esposizione Universale. Che ci sia un forte lavoro di intreccio dell’esperienza vitivinicola italiana, con il paesaggio e il vino come patrimonio culturale è fondamentale per noi. È un elemento di distintività culturale e anche di competitività cruciale per affermare sempre meglio l’esperienza vitivinicola italiana. Quindi andiamo avanti con grande enfasi con la proposta di legge per far diventare il vino patrimonio culturale d’Italia”.
“Il 2015 - continua Martina - è stato molto positivo per l’agricoltura italiana. Intanto perché abbiamo una legge di stabilità che più agricola di così, non si poteva fare. Più di 800 milioni euro sono stati destinati al settore; inoltre, abbiamo dato una svolta sul piano fiscale per tutelare il reddito degli agricoltori. Sono state molte le sfide vinte in quest’anno - continua - oltre a questa legge di stabilità “molto agricola”, abbiamo anche vinto la battaglia della reintroduzione dello stabilimento in etichetta. Abbiamo fatto partire il piano straordinario per l’internazionalizzazione agroalimentare, ma anche abbiamo effettuato alcune scelte per la semplificazione amministrativa in agricoltura. Le sfide però - ammette - sono ancora molte ...”.
“Per il vino - conclude - il testo unico è una grande opportunità. Bisogna però continuare a lavorare per la legge che riconosca il vino come patrimonio culturale del nostro Paese”. E sulla possibilità di un Ministero dell’Agroalimentare unico, risponde: “è un’idea che va sviluppata, ma ci può stare”.

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