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Vietti, nome storico del vino del Piemonte, è ufficialmente “americana”: la cantina guidata da Luca Currado e del cognato Mario Cordero (che restano in azienda), come anticipato da WineNews, è stata acquisita dalla famiglia Krause

Italia
Kyle Krause, nuovo proprietario della storica cantina piemontese Vietti, che continuerà a guidare Luca Currado in veste di amministratore delegato

Vietti, nome storico del vino del Piemonte, è ufficialmente “americano”: come anticipato da WineNews, la cantina guidata da Luca Currado e del cognato Mario Cordero, è stata acquisita totalmente dalla famiglia Krause, già proprietaria della Krause Holdings Inc, la stessa che ha acquisito, nel giugno 2015, la storica Enrico Serafino dal gruppo Campari (un investimento, quello, da oltre 6,1 milioni di euro per la cantina, il marchio Enrico Serafino e i vigneti, 12 ettari, tutti nel comune di Canale d’Alba, 6 a Nebbiolo, 4 ad Arneis e 2 a Barbera). Con Luca Currado che rimarrà in azienda come amministratore delegato ed enologo, e Mario Cordero che continuerà ad essere responsabile marketing e commerciale.
Nell’operazione, di cui non si conosce la cifra che, però, stando alle voci, dovrebbe essere altissima, la nuova proprietà ha acquisito il marchio, la cantina storica di Castiglione Falletto e gli oltre 32 ettari di proprietà divisi, secondo il sito dell’azienda (www.vietti.com), tra Castiglione Falletto (Scarrone, Villero e Rocche), La Morra (Brunate), Barbaresco (Masseria), Castiglione Tinella (Cascinetta e Tre Vigne), Serralunga d’Alba (Lazzarito) e Agliano d’Asti (La Crena), da cui l’azienda produce 250.000 bottiglie dei più importanti vini del Piemonte dal Barolo al Barbaresco, dal Nebbiolo alla Barbera d’Asti (“passando per l’Arneis, di cui Alfredo Currado, padre di Luca, è considerato uno dei padri nobili”). Divisione che rispecchia la logica dei “Cru”, che Vietti ha seguito già dal 1961, concetto assai innovativo all’epoca e sempre più importante oggi.
“Partendo dalla considerazione che il futuro è possibile disegnarlo attraverso molteplici strade e che la continuità può essere garantita e migliorata condividendo visioni e intenti comuni, siamo a comunicare - si legge in una nota ufficiale - che due realtà di diversa estrazione professionale, ma accomunate da una forte passione per il vino e in maniera speciale per le straordinarie terre del Piemonte, uniranno i loro sforzi, le loro esperienze e le loro ambizioni, al fine di rendere sempre più luminose le reciproche strade. La famiglia Krause, insieme alle famiglie Currado e Cordero, titolari dell’azienda Vietti, perseguiranno insieme un programma di sviluppo e crescita in nome della qualità e della valorizzazione di un patrimonio vitivinicolo di eccellenza, unico nella storia di Langa e non solo. Le principali sinergie si identificheranno nell’apporto da parte della famiglia Krause di un significativo parco vigneti, distribuiti tra alcuni Cru di sicuro pregio che, insieme al cospicuo patrimonio vitivinicolo già storicamente in dote all’azienda Vietti, andranno a costituire un progetto difficilmente uguagliabile per varietà e somma di terroir di valore. A tutto ciò si aggiungerà, nei prossimi anni, un piano di ulteriori, condivisi investimenti in vigneti ad alta vocazione, al fine di rendere sempre più competitivo il motore propulsivo di un’operazione che porterà il marchio Vietti ad accreditarsi in maniera ancora più incisiva nel mondo delle grandi eccellenze enologiche planetarie. Con il Barolo Rocche 1961 abbiamo scritto una pagina imprescindibile e significativa nella valorizzazione del concetto di cru che, con il millesimo 2011, abbiamo festeggiato con il cinquantesimo anniversario. Con la stessa convinzione, la stessa passione e la medesima determinazione desideriamo scrivere, per i prossimi cinquant’anni, le future pagine della nostra storia”, dicono Currado, Cordero e Kyle Krause.
“Crediamo che questa sia una grande opportunità per tutta nostra famiglia e azienda - commenta a WineNews Luca Currado - avere a disposizione un patrimonio di vigneti così importate ci permetterà, in un momento in cui la “burgundizzazione della Langa” sta estremizzando ogni valore (le quotazioni dei migliori cru superano il milione di euro per ettaro, ndr), di garantirci una sicurezza fondiaria per la prossima generazione. Crediamo che esserci mossi in anticipo ci assicurerà un futuro ed una continuità di successo. Abbiamo la massima autonomia operativa. In Vietti nulla cambierà, tranne il fatto di poter attingere ad una collezione di vigne unica in Langa, per poter magari fare un pò meno bottiglie ma farle se possibile ancora meglio”.
E, stando ai ben informati, quella che ha coinvolto la Vietti potrebbe essere solo la prima di una serie di operazioni importanti che si potrebbero concretizzare nei prossimi mesi in terra di Langa ...

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