C’è un’apertura importante nella posizione dell’Unione Europea riguardo alla possibilità di inserire le varietà resistenti nei disciplinari delle Doc (le Aoc in Francia), ed è quella del Commissario Europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Phil Hogan. Che, come racconta il portale d’Oltralpe “Vitisphere” (www.vitisphere.com), in una lunga intervista rilasciata alla Confédération Nationale des Producteures de Vins et Eaux-de-vin à Appellations d’Origine Contrôlées si è sbilanciato dichiarando di “non essere chiuso a sviluppi normativi in tal senso, ovviamente in un quadro concordato e nel contesto della lotta contro il riscaldamento globale”. Conscio del fatto che la legislazione europea attualmente non ammette l’etichettatura a vini Dop ed Igp per vini che non provengano da vitis vinifera, Hogan ha confidato che “la Commissione è pronta ad una riflessione nel quadro della futura riforma, in concerto con il settore, il Parlamento Europeo e gli Stati Membri, verso un approccio innovativo in materia di varietà resistenti. A questo proposito, progetti sperimentali su queste varietà sono già ammessi in base alla legge”.
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