Negli ultimi 12 mesi, tra giugno 2016 e giugno 2017, le vendite di vino nel commercio al dettaglio Usa sono cresciute dell’1,5%, con la birra che, al contrario, lascia sul terreno il 2%. A dirlo gli ultimi dati Nielsen, che certificano anche il calo degli acquisti nei bar e nei ristoranti, con i consumatori statunitensi che sembrano cercare in enoteca nuove etichette da scoprire, specie di rosato, la categoria che ha segnato la crescita maggiore: +57%, per un giro d’affari annuo complessivo di 389 milioni di dollari. Una goccia, rispetto ai 37 miliardi di dollari fatturati dall’industria della birra. Crescono anche le vendite dei distillati, che fanno anche meglio del vino (+2,2%), trainate da whisky, cognac e tequila, e sfruttano, così come ha imparato a fare il settore enoico, le potenzialità dell’e-commerce.
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