Nel2014 Treasury Wine Estates, uno dei nomi più importanti dell’enologia del nuovo mondo, annunciò senza preavviso che avrebbe iscritto a bilancio una perdita di 151 milioni di dollari a causa del cattivo andamento di una sua collegata statunitense, che aveva portato anche allo smaltimento di milioni di bottiglie di vino invenduto.
L’annuncio, comprensibilmente, si fece sentire sui mercati azionari, e, infatti, nel frattempo Treasury ha dovuto combattere ben due diversi tentativi di scalata ostile: ma, prevedibilmente, gli azionisti del conglomerato non reagirono bene alla notizia, e intentarono una class action nei confronti dell’azienda stessa. Procedimento che si è concluso ufficialmente in maniera extragiudiziale, oggi, con il pagamento ai sottoscrittori dell’azione legale di un totale di 39 milioni di dollari. Nel frattempo, la società ha potuto risanare la sua controllata, e, al momento, le sue azioni sono a livelli record, con un valore quasi triplo su quello offerto dai due soggetti che tentarono la scalata nel 2014.
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