Continua a crescere l’e-commerce in Italia, anche nel settore wine & food, che sebbene sia ancora marginale rispetto al totale, è uno di quelli più dinamici in assoluto, soprattutto sull’alto di gamma. Secondo l’Osservatorio eCommerce B2C di Netcomm e del Politecnico di Milano, il 2017 si è chiuso con 23,5 miliardi di euro spesi dai consumatori italiani, e la previsione per il 2018 è di una crescita del 16-17%, 3 miliardi e mezzo in più. Tra le categorie trainanti, cioè quelle con crescite del 20-30%, si piazzano arredamento & home living, giocattoli, bellezza e, appunto food & grocery. Settore, quello enogastronomico, che nel 2017 ha fatturato on line appena 849 milioni di euro in totale, con il vino che ne rappresenta una piccola parte, e sebbene stime precise non ce ne siano, le vendite on line del nettare di Bacco, in Italia, non arrivano nel complesso a 200 milioni di euro, anche se le fasce che vanno per la maggiore sono i segmenti premium (sopra i 12 euro a bottiglia) e ultra-premium (oltre i 25 euro).
Numeri piccoli, nel complesso, ma destinati a crescere, come raccontano anche i dati del portale tedesco Idealo, una delle più grandi realtà europee dell’e-commerce generalista e della comparazione dei prezzi, dai quali emerge che sarebbe disposto ad acquistare vino on line il 25% degli under 44 italiani, e ben il 75% degli over 45, ovvero la fascia di età in cui, secondo i recenti dati Istat (analizzati da WineNews), si concentra ancora la gran parte di chi consuma vino in Italia (nel complesso, il 19% della popolazione lo fa quotidianamente, il 65% saltuariamente, ndr). Una differenza, peraltro, detta più che altro, dalla minore disponibilità di risorse e dal più difficile accesso agli strumenti di pagamento on line da parte dei più giovani, visto che “off line” la differenza sulle intenzioni di acquisto è nettamente minore, con percentuali del 40,8% per i più giovani, e del 59,2% per i più maturi.
Tra le categorie di consumatori da coltivare, per il futuro del canale, ci sono proprio i più giovani, ed in particolare il “gentil sesso”, come emerge da una recente indagine del portale Vente-Privee.com, secondo cui in Italia gli acquisti di vino online sono effettuati nel 37% dei casi da donne under 35 e nel 26% da uomini under 40.
Fattore chiave, per un canale con un grande potenziale, ma tanto complesso, tra logistica, reperibilità del prodotto, conservazione, e burocrazia, è l’innovazione e la scommessa su servizi sempre più particolareggiati. Se sembrano funzionare bene, infatti, i “wine club” che propongono selezioni con cadenze regolari, quasi in abbonamento, ai propri utenti, o il servizio “click-to-collect”, c’è chi si spinge verso vere e proprie nicchie, ma ad alta redditività. Come annunciato in queste ore da Tannico, n. 1 dell’ecommerce enoico italiano (1 milione di bottiglie movimentate nel 2017 con un fatturato di 11 milioni di euro, che secondo il fondatore Marco Magnocavallo, arriveranno a 18 nel 2018, ndr), che, al via della stagione estiva, ha lanciato il servizio “Tannico Yacht&Sail”, che promette la consegna di vini e distillati direttamente a bordo delle barche ormeggiate in qualsiasi porto italiano. “Grazie al sistema capillare di spedizioni, l’enoteca digitale leader in Italia - si legge in una nota - ha già consegnato nelle prime settimane di test del servizio le sue etichette nei più esclusivi porti italiani, da Portofino a Capri, da Porto Cervo alla Marina del Gargano”.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024