Filari, botti, territori, famiglie ed aziende, il patrimonio vinicolo italiano si mette in mostra nella ventisettesima edizione di “Cantine Aperte”: dalla Valle d’Aosta alla Sicilia, torna la grande festa che vedrà, nel week end del 25 e 26 maggio, oltre 800 cantine associate al Movimento Turismo del Vino aprire le porte ai curiosi tra eventi enoturistici, cultura vinicola e degustazioni. E avrà, come parola d’ordine di questa edizione, uno dei comandamenti che guidano ormai il settore del wine & food, “Experience”. Ciò che i wine lovers cercano, è infatti l’esperienza, sensoriale, tattile o gustativa che sia, legata al racconto, di un territorio, di un prodotto legato ad esso, della tradizione da cui nasce. E chi, meglio del vino, può farlo? I tantissimi eventi sparsi lungo tutto lo Stivale hanno questo in comune: il racconto del vino, dalle parole di chi lo produce e lo cura ogni giorno, direttamente nei luoghi in cui il vino si vive e si respira. E, ovviamente, insieme al legame strettissimo che ha con l’offerta gastronomica: per questo, da ormai 27 anni, le giornate di Cantine Aperte sono animate da show cooking, laboratori del gusto per grandi e piccini, raccolta di erbe spontanee.
Cantine Aperte è, ed è stato in questi anni, vetrina di quel mondo diventato oggi vero e proprio traino economico del settore enoico, l’enoturismo: i dati Enit rivelano che da solo conta circa 3 milioni di turisti l’anno ed un giro d’affari di circa 4, 5 milioni di euro. Oltre il 40% dei turisti italiani negli ultimi tre anni, ha partecipato ad un viaggio enogastronomico, ha visitato una cantina nel corso delle sue recenti vacanze e il 35% ha partecipato ad eventi a tema di una missione fatta di qualità nell’accoglienza, valorizzazione del patrimonio agricolo, di innovazione nella tradizione.
Dalla Basilicata di Matera 2019, Capitale Europea della Cultura, alle degustazione e lo yoga in vigna per le cantine del Movimento Turismo Vino Campania. Cantine Aperte in Umbria sarà dedicata all’Evoluzione e alla beneficenza, destinando i ricavati ad Airc In Lombardia invece la manifestazione sarà letteralmente in movimento con eventi legati ad un simbolo italiano per eccellenza, la “Vespa” mentre nell’Oltrepò Pavese ci saranno le camminate di Turismo Slow e la Passeggiata dei Tuchì nell’inedita zona del San Martino della Battaglia. In Piemonte ci si sposterà invece in bicicletta elettrica. Saranno infatti progettati itinerari tra le cantine e la famose Big Bench di Chris Bangle in Alta Langa. Nelle Marche sarà la tecnologia il fil rouge di Cantine Aperte, si potrà scaricare la App Cantine Marche in Tour e accumulare punti digitali dalle visite in cantina e poter accedere così ad omaggi. In Friuli Venezia Giulia sarà disponibile una mappa interattiva con i QRcode personalizzati e sarà dedicata un’attenzione particolare ai 2200 anni di storia di Aquileia tra itinerari ciclabili e l’Open Day Archeologico che si svolgerà il 26 maggio. In Toscana l’edizione di Cantine Aperte sarà dedicata all’arte, così come in Trentino Alto Adige che aprirà le proprie cantine a spettacoli artistici e musicali. In Puglia il focus sarà la degustazione, tra centinaia di etichette tra vecchie annate e ultime uscite. Verticali, laboratori e minicorsi a cura di sommelier professionisti. Torna in grande l’Abruzzo per questa edizione di Cantine Aperte, che ripristina a 40 il numero di cantine aderenti alla manifestazione. L’esperienza nel Veneto sarà caratterizzata dai CantineAperteMoments, con una serie di temi ed eventi ispirati dai colori del vino, tra fiori, cultura e natura. Queste sono solo alcune regioni che attraverso i rispettivi Movimenti Turismo Vino partecipano a Cantine Aperte: ma ci saranno anche appuntamenti in Molise, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta.
Focus: gli eventi di Cantine Aperte da non perdere, in tutto lo Stivale
Come già anticipato, saranno oltre 800 le cantine in tutta Italia ad aprire le porte a wine lovers e curiosi nel week end di Cantine Aperte, con eventi musicali, culinari e culturali tutti legati alla grande star, il vino. Tra il mare di eventi, ne abbiamo selezionati 10, tra i più particolari, imperdibili e degni di nota a cui non mancare.
In Sicilia
La Sicilia è storicamente ed economicamente una delle Regioni enoiche più attive e dinamiche d’Italia, e questo non poteva non essere sinonimo di Cantine Aperte in tutta l’isola. Si parte da Feudi Arancio, la griffe della provincia di Agrigento diventata simbolo dei vini di Sicilia in tutta Italia, ma anche nel mondo, soprattutto negli Stati Uniti. Proprio agli States è dedicata questa edizione di Cantine Aperte, e per l’occasione, protagonista gastronomico, in abbinamento ovviamente con i vini della maison, saranno gli hamburger, “piatto” simbolo degli Usa. Ovviamente, di qualità: a prepararli sarà la brigata della Fattoria Morgana di Sciacca, che in pochi anni è diventata un punto di riferimento per gli amanti del panino rotondo farcito di carne tritata e tanto altro. Chardonnay e Cabernet Sauvignon, varietà internazionali per cui storicamente gli americani vanno matti, spiccheranno sui banchi di degustazione vini. Tanto spazio, naturalmente, anche al Nero d’Avola e al Grillo, nelle varie tipologie di vinificazione, che ormai recitano un ruolo da primi attori nel mercato statunitense.
Planeta, altra griffe simbolo della Sicilia del vino, ha scelto quest’anno la cantina di Buonivini a Noto come protagonista di Cantine Aperte. Tra le cinque tenute dell’azienda - Menfi, Vittoria, Noto, Etna e Capo Milazzo -, Planeta ha deciso infatti di invitare enoturisti e wine lovers alla scoperta del territorio che rappresenta la culla del Nero d’Avola, il re dei rossi siciliani.
Del resto, lungo il proprio viaggio in Sicilia, i Planeta sono arrivati a Noto proprio col desiderio di celebrare questa varietà e di darne una propria interpretazione: è da questo percorso profondamente identitario che è nato il Santa Cecilia, dedicato alla patrona della musica, che porta in etichetta il nome e lo stemma della famiglia. E proprio tra le novità di Cantine Aperte c’è un momento dedicato alla Controdanza, il ballo che ha battezzato l’ultima nata tra le etichette dell’azienda, blend di Nero d’Avola e Merlot: nella corte dell’antico Palmento, circondata dai carrubi, gli ospiti saranno guidati da ballerini professionisti nell’apprendere questa tipica danza di tradizione rurale, vero e proprio gioco di contrapposizioni e di intese. Non mancheranno comunque gli appuntamenti prettamente enoici, dal Vintage corner, dedicato all’assaggio e al confronto tra le vecchie annate delle etichette storiche dell’azienda, al Wine game, per mettere alla prova - alla cieca - le proprie competenze olfattive.
Il tour di Cantine Aperte in Sicilia si chiude con un’altra griffe che porta alta la bandiera della Sicilia enoica nel mondo, Donnafugata, nella storica cantina di Marsala. Che dedica l’edizione 2019 al Mediterraneo, o meglio alla “mediterraneità” della Sicilia: una festa del vino in cui si respira il Mediterraneo e i mille colori di una Sicilia che - tra terra e mare - risuona di storie d’eccellenza. Protagonisti assoluti, con i vini della maison, La Kolymbethra, le arance di Ribera, i grani antichi di Sicilia, il tonno rosso, che accompagneranno il viaggio dall’Etna a Pantelleria, da Contessa Entellina a Vittoria, con l’intera produzione di Donnafugata.
In Veneto
Anche il Veneto enoico sarà animatissimo in questo week end: da Zenato al centro di Cantine Aperte c’è la Bike&Wine Zenato Experience. Se durante la tradizionale giornata di domenica 26 maggio non mancheranno degustazioni di vini e specialità gastronomiche, visite alla Cantina e i Laboratori del Gusto dedicati all’abbinamento dei vini con eccellenze culinarie, sabato 25 maggio prenderà il via la prima edizione della Bike&Wine Zenato Experience. 40 chilemtri in bicicletta e 12 chilometri a piedi alla scoperta di un territorio straordinariamente ricco di bellezze paesaggistiche, monumenti storici, eccellenze enogastronomiche, tra il lago di Garda, l’oasi naturalistica del Frassino, i vigneti di Lugana, le colline moreniche e antichi borghi.
Carpenè Malvolti invece, apre le porte al pubblico per le visite alla “1868 Gallery” e per le degustazioni dei propri Spumanti e Distillati. Nella notte del 25 maggio per poi proseguire nella giornata del 26, con la Cantina che si prepara a ricevere appassionati e non solo. Sarà un tasting particolare con visite guidate alla 1868 Gallery, in cui si potrà rivivere l’intero percorso storico compiuto dall’Impresa dalle origini ad oggi. Carpenè Malvolti vuole offrire al pubblico la possibilità di degustare alcune delle più apprezzate selezioni della Cantina e contestualmente far rivivere le tappe più salienti compiute dal Vino Spumante sin dalla sua nascita, avvenuta per mano di Antonio Carpenè.
Calinverno sarà invece il protagonista di Cantine Aperte da Monte Zovo: la famiglia Cottini ha organizzato tre diverse proposte di degustazione, che andranno avanti tutto il giorno di 26 maggio, attraverso le quali scoprire il suo vino più rappresentativo. Durante l’apertura straordinaria si potrà assaporare Calinverno in Cantina, all’interno della Veranda e della Sala del Porticato, dove sarà possibile scegliere alla carta i vini proposti in abbinamento con taglieri di salumi e formaggi. La seconda formula, più strutturata, consiste in una degustazione itinerante negli spazi della cantina dedicati all’affinamento dove insieme a Calinverno, protagonista della giornata, ci saranno in assaggio Bardolino Chiaretto e Oltremonte Sauvignon abbinati a prodotti tipici locali. La terza possibilità, è quella del Calinverno in Vigna: muniti di cestino da pic-nic accuratamente preparato con alcune prelibatezze, sarà possibile assaporare il Calinverno, sia passeggiando immersi nella natura che circonda l’azienda per conoscere da vicino i vigneti certificati Biodiversity Friends fin dal 2003, sia in caso di brutto tempo scoprendo gli spazi interni dove nasce questo grande vino rosso.
In Umbria
Vino, gastronomia e cultura, ma anche consapevolezza nel consumo e rispetto per il pianeta: questi i temi di Lungarotti per questa edizione di Cantine Aperte. Che in Umbria si presenterà con un format tutto rinnovato all’insegna della qualità dell’offerta, della sostenibilità ambientale e del bere responsabilmente. Tante quindi le iniziative che nella due giorni dell’evento enoico più pop del Paese animeranno le tenute Lungarotti di Torgiano e Montefalco, dalle visite in cantina alle degustazioni su prenotazione, fino agli appuntamenti gourmet. Sul fronte cultura invece, il Museo dell’olivo e dell’olio (Moo) e il Museo del vino di Torgiano (Muvit) apriranno con ingresso ridotto e un calice di vino in omaggio per tutti.
Flying tasting, tour privati e persino una dogs area: queste invece le proposte di un’altra cantina umbra, gioiello della produzione enoica italiana, la Arnaldo Caprai. Dalla più democratica alla più luxury, le formule proposte per scoprire la cantina guidata da Marco Caprai, internazionalmente riconosciuto come il Re del Sagrantino, sono tre: in compagnia di un team di esperti dell’azienda si potranno scoprire tutti i segreti della produzione enologica in un tour guidato che finirà con una degustazione di Grechetto o di Sangiovese; chi vorrà concentrarsi sulle degustazioni, invece, potrà optare per il flying tasting, dove, guidati da un sommelier, si potranno gustare le etichette più rappresentative della cantina; per chi è alla ricerca di tranquillità c’è la formula dei tour privati, due ore di visita e degustazione esclusiva. Non mancheranno una Kids Area, spazio interamente dedicato ai più piccoli con intrattenimento, giochi e divertimento, e una Dogs Area, per poter visitare la cantina senza dover lasciare a casa il propria amico a 4 zampe.
In Toscana
Tra le Regioni “invase” dai wine lovers per Cantine Aperte, certamente non poteva mancare la Toscana, dove l’evento enoico più pop dell’anno è nato, 27 anni fa. Il Movimento Turismo del Vino Toscana, per quest’anno, ha scelto di mettere al centro la cultura, in senso ampio, come filo conduttore delle iniziative proposte dalle cantine aderenti.
Leonardo Da Vinci, il Chianti, il Brunello: nella cantina del Casato Prime Donne illuminata dai candelieri, con musiche e cibo del tardo Quattrocento. Donatella Cinelli Colombini ha voluto dedicare Cantine Aperte 2019, nella sua azienda di Montalcino, al genio toscano Leonardo da Vinci di cui ricorrono i cinquecento anni dalla morte. Leonardo possedeva una vigna a Milano poco lontano da Santa Maria delle Grazie dove dipinse il Cenacolo, e nel 1515 scrisse le regole per la corretta produzione enologica e attribuiva al vino un ruolo quasi spirituale “Il vino, il divino licore dell’uva”. Una vera e propria experience a tutto tondo, dove i wine lovers potranno immergersi del tutto in un’atmosfera decisamente fuori dal tempo. All’ingresso i visitatori riceveranno un calice di cristallo e la richiesta di silenziare i telefoni per godersi le sensazioni auditive, visive, olfattive e gustative che rimandano a un passato lontano. Prima sosta nella tinaia per immergersi nell’atmosfera medioevale di Montalcino con immagini suoni e musiche assaggiando Chianti Superiore accompagnato da pane fatto in casa condito con olio 2018. Poi, il momento di entrare in bottaia dove i tonneau e le grandi botti, in cui risposa il Brunello, sono illuminate da ceri e candelieri. Tre soste ascoltando musiche rinascimentali accompagnate da assaggi.
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