Sempre più luoghi di conoscenza del vino, oltre che di acquisto e di consumo, sempre più spesso anche on line, le enoteche in Italia vivono un continuo mutamento di pelle, per stare al passo con i tempi, e ritagliarsi il loro spazio, in un contesto dove la Gdo vende il 62% del vino che si consuma nel Belpaese, e con la ristorazione che rappresenta un’altra buona fetta del commercio enoico. Con le enoteche sempre più messe alla prova dalla concorrenza sui prezzi di Gdo ed e-commerce, come sottolineato da Paolo Trimani, guida di una delle enoteche più antiche d’Italia, proprietà di una famiglia che vende vino da 200 anni, e testimone della trasformazione delle enoteche. Che le ha portate a diventare, da negozi di “Olii e vini”, come erano negli anni Settanta del Novecento, luoghi di racconto del lavoro dei produttori e dei territori. In Italia ce ne sono 7.209, il 4% in più rispetto a 5 anni fa, come già riportato da WineNews. Con un fenomeno in crescita su tutto il territorio nazionale, secondo la Camera di Commercio di Monza Brianza Lodi e della Coldiretti. Ed ora, le enoteche, a convegno sul “Vino 4.0 - Distribuzione, Comunicazione, Promozione, Strategie e Protagonisti a Confronto” del Gambero Rosso, ieri a Roma, hanno anche la loro prima guida dedicata, “Enoteche d’Italia”, firmata dal più importante gruppo editoriale del wine & food italiano. Uno strumento che serve anche a riflettere sulla distribuzione del vino tout court, che deve porsi, come obiettivo primario, quello di valorizzare il nettare di Bacco, oggi, soprattutto attraverso il web. “Come dico sempre, bisogna alzare i prezzi del vino italiano - ha detto a WineNews il presidente del Gambero Rosso, Paolo Cuccia, e chi meglio dell’ e-commerce - con la rappresentazione e la comunicazione dei prodotti ma anche dei bellissimi luoghi del vino, può aiutare in questo senso?”.
Ma se il mondo del web tende sempre più la mano al vino e si cala anche “fisicamente” nella realtà del settore, aprendo due enoteche fisiche a Milano come farà Tannico, il player n. 1 del commercio elettronico del vino in Italia, ad aprile, c’è anche la percezione che il commercio on line non sia pienamente compreso, se non addirittura rifiutato, da talune aziende produttrici saldamente ancorate a una visione tradizionalista della vendita.
“Ancora c’è chi guarda con occhio critico il mondo del web - ha detto Stefano Pezzi di Xtrawine - noi ci proponiamo come alfieri del vino italiano ma troviamo ancora resistenza nei rapporti di collaborazione. Smettiamo di farci la guerra perchè così ritardiamo dei processi che comunque avanzano”.
E se il consumatore cinese ha cominciato a conoscere e apprezzare il vino italiano, molto si deve - ha sottolineato Manfredi Minutelli di Alibaba, “al fatto che sia in vetrina sul colosso cinese dell’e-commerce. Ma l’Italia è molto lontana dalle performance di vendita della Francia, e ora anche della Spagna - ha notato Minutelli - perché la gran varietà dei vini proposti dai produttori tricolori tende a disorientare il consumatore cinese. Più che delle singole tipologie di vino sarebbe meglio parlare d’Italia, parlare di denominazione”, è stato l’invito di Minutelli.
Che il commercio on line sia uno strumento utile per i produttori l’ha evidenziato anche Mauro Bricolo di Vivino, parlando dell’evoluzione verso il market place della app nata in Danimarca e diffusa in tutto il mondo, che scannerizzando l’etichetta ti offre informazioni complete sulla bottiglia. “Abbiamo avviato una collaborazione con il Consorzio del Brunello - ha detto Bricolo - che ha portato in poco tempo a vendere milioni di bottiglie”. Anche i produttori vitivinicoli hanno detto la loro nel dibattito sull’e-commerce. Per Cesare Benvenuto dell’azienda Pio Cesare, “i siti di e-commerce offrono un’informazione approfondita sul prodotto e permettono una diffusione capillare di acquisto”. Per Fabiano Giorgi della Fratelli Giorgi “è indubbio che le persone intendono acquistare il vino dove vogliono, dove fa loro più comodo, e quindi per un’azienda è conveniente sfruttare anche il canale di vendita on line”. “Pure la nostra azienda è aperta a questo canale di vendita” - ha ribattuto Valentino Caputo di Conti Zecca.
Oltre a portare l’attenzione sulle nuove opportunità di vendita offerte al vino dal mondo del web, il convegno ha confermato quanto sia importante il ruolo del produttore nella promozione personale del suo vino, sia verso i sommelier, che la ristorazione e i distributori esteri. Promozione che i Consorzi, attraverso partecipazioni a fiere e incontri business, ritengono indispensabile all’estero, per guadagnare nuovi mercati. “Ogni anno - ha detto Andrea Sartori, presidente del Consorzio per la tutela dei Vini Valpolicella - facciamo azioni promozionali su mercati emergenti”. Promozione che si può fare nei modi più svariati, raggiungendo da casa i clienti internazionali, approfittando per esempio dell’opportunità data dall’aeroporto di Olbia di un corner fisso per la degustazione del vino, come ha raccontato Daniela Pinna, presidente del Consorzio tutela del Vermentino di Gallura Docg. Non solo, approfittando della chiusura per il rifacimento piste, nei prossimi giorni all’aeroporto di Olbia ci saranno altre opportunità per conoscere il Vermentino, che assieme ad altre eccellenze dell’arte, dell’artigianato e gastronomia locale, avrà a disposizione uno stand dove saranno organizzate master class aperte a tutte. Per l’Agenzia Ice, che, da anni, accompagna la crescita de vino italiano sui mercati esteri, nella promozione del nostro vino “l’incoming ha un ruolo centrale - ha osservato il direttore generale Roberto Luongo - l’obiettivo è conoscere meglio il territorio, serve la narrazione del vino italiano e quindi mettere in evidenza il territorio, lì si vince. Per il 2020 intendiamo aumentare il numero di incoming - ha annunciato Luongo - Tra promozione all’estero e incoming investiremo per il settore oltre 10 milioni di euro”. Anche Il presidente Assoenologi, Riccardo Cotarella, ha evidenziato come il racconto del territorio sia un fattore chiave per la valorizzazione del vino tricolore: “nessuno come noi ha una biodiversità così ricca, il problema è che non siamo bravi a raccontare ciò che abbiamo e a rendere il valore dei nostri vitigni”.
Ma il vino tricolore, come ha sottolineato Paolo Ciocca, senior economist Bnl Gruppo Bnp Paribas, è comunque “una storia di successo, un player importante dell’export e della dinamica della economia italiana, è una storia di successo - e merita certamente il sostegno pubblico per fronteggiare una situazione all’estero non facile tra minacce dazi Usa, pur se al momento allontanate, Brexit e l’emergenza del nuovo coronavirus. Solo il vino e il settore farmaceutico - ha rimarcato Ciocca - sono riusciti a offrire una performance di crescita economica rispetto al periodo ante-crisi del 2007-2008”.
Il convegno ha portato sul palco la voce di tutti i soggetti che contribuiscono a dare valore al mondo del vino, non solo l’e-commerce come nuova opportunità, ma anche chi da sempre ha un ruolo di servizio e di contributo economico al settore, dalle enoteche, ai sommelier, la distribuzione estera, fino ad arrivare alla Gdo che dà una mano importante alle vendite rappresentando il 64% del mercato del vino in Italia. Una Gdo che ha fatto tanto per proporre il vino in maniera professionale e attenta alle esigenze dei consumatori, portando i sommelier dentro i punti vendita come nel caso di Esselunga. “Un percorso che intendiamo perfezionare e portare avanti sempre meglio - ha detto il category manager Daniele Colombo - tanto che nei nostri punti vendita sta arrivando anche la figura del sommelier virtuale per stimolare l’interesse dei più giovani sul prodotto vino. L’iniziativa già è partita a Brescia”.
Molto attente ai tempi e pronte ad adattarsi alle esigenze del mercato sono anche le enoteche, “che hanno un ruolo fondamentale per il vino”, come ha sottolineato Paolo Trimani, titolare con la sorella Carla della storia enoteca capitolina che il prossimo anno festeggerà i 200 anni di vita e premiato con i “Tre Cavatappi” della nuova Guida del Gambero. “Un’attività che, in Italia, ha un appeal crescente ma che non è un mestiere facile, tra le pressioni sui prezzi che arrivano da Gdo e on line” ha rimarcato Trimani, e dove c’è anche “la non facile responsabilità - ha osservato Sara Boriosi di Enoteca Giò a Perugia, anche lei premiata con i “Tre Cavatappi” - di saper comunicare al cliente equilibrando bene gli elementi tecnici con lo storytelling”.
E allora, è tempo della prima volta delle enoteche in una Guida, con le migliori premiate dal Gambero Rosso con il simbolo dei “Tre Cavatappi”, 54 in questa edizione n. 1. La Guida prende in considerazione oltre 320 enoteche, tra enoteche “classiche”, quelle nella Grande Distribuzione Organizzata e quelle sul web, nella consapevolezza che il 4.0 ha un ruolo crescente nel sistema vino italiano e internazionale.
Focus - Le enoteche premiate con Tre Cavatappi
Valle d’Aosta
La Vineria - Aosta
Piemonte
La Casa del Barolo - Torino
Fracchia e Berchialla - Alba
Rossorubino - Torino
Liguria
Carpe Diem - Alassio
Lombardia
La Cantina - Pavia
Cantine Isola - Milano
Cotti - Milano
Enoclub - Milano
Iemmallo - Milano
Trentino
Grado 12 - Trento
Alto Adige
Meraner Weinhaus - Merano
Weindiele Winestore - Bolzano
Veneto
Antica Bottega Del Vino - Verona
La Mia Cantina - Padova
Ferrowine - Castelfranco Veneto
Ai Rusteghi - Venezia
Friuli Venezia Giulia
Enoteca Bischoff - Trieste
Emilia Romagna
Enoteca Italiana - Bologna
Taverna Del Gusto - Piacenza
Toscana
La Fortezza - Montalcino
Molesini - Cortona
Rivella - Siena
Vignoli - Firenze
Vinoteca Al Chianti - Firenze
Le Volpi E L’uva - Firenze
Marche
Enoteca Galli - Senigallia
Conad Onori’s - Magliano Di Tenna
Umbria
Enoteca Giò - Perugia
Lazio
Enoteca Achilli Al Parlamento - Roma
Al Vino Al Vino - Roma
Bulzoni - Roma
Del Gatto - Anzio
Roscioli - Roma
Trimani - Roma
Abruzzo
Enoteca Centrale - Teramo
La Fenice - L’aquila
Molise
Enoteca Pistilli - Campobasso
Campania
Enoteca La Botte - Casagiove
Enoteca Continisio - Napoli
Enoteca Scagliola - Napoli
Basilicata
Enoteca Dai Tosi - Matera
Puglia
Vinarius De Pasquale - Bari
Calabria
Monaco e Scervino - Cosenza
Sicilia
Vino Veritas - Palermo
Sardegna
Antica Enoteca Cagliaritana - Cagliari
Nazionali
Eataly
Signorvino
Esselunga
Metro Italia
Tannico
Callmewine
Vivino
Xtrawine
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024