Un giro a Montalcino, tra gastronomia e non solo: il regista statunitense Eli Roth è un’altra delle tante star che, negli anni, è stato attratto ed è rimasto affascinato dalle colline toscane in cui prende vita uno dei vini più apprezzati e conosciuti al mondo, il Brunello di Montalcino, re del Sangiovese, appunto. Ma, e c’è un ma, quella del regista di film horror, che ha diretto film come “Knock Knock, con Keanu Reeves, e “Hostel”, prodotto dal collega Quentin Tarantino, per la quale ha anche partecipato, da attore stavolta, in “Bastardi senza gloria”, non è stata solo una “visita di cortesia”: a raccontarlo, a WineNews, è Giuseppe Gorelli, alla guida della cantina Gorelli, dove Roth è stato in visita nei giorni scorsi. Eli Roth è un grande appassionato di vino, e la sua passione potrebbe trasformarsi, infatti, da quella di un semplice wine lovers a quella di un vero e proprio vignaiolo e imprenditore vitivinicolo: in questi giorni in cui è in Toscana, sta cercando un’azienda vinicola in cui investire, sembrerebbe nella zona di Montepulciano e del suo vino Nobile, altro gioiello enoico, simbolo dell’Italia del vino d’eccellenza. “Ci rivedremo sabato - racconta, a WineNews, Giuseppe Gorelli - e ovviamente cercherò di convincerlo ad investire qui, in terra di Brunello. Ad ogni modo, a prescindere dal dove, il suo interesse nell’investire nel vino è molto forte”.
Non resta che aspettare, quindi, di vedere se, anche il regista entrerà a far parte della, sempre più folta, lista di vignaioli vip, spostando la sua passione dal rosso sangue dei suo film, al rosso del vino. Magari, quello del vino più blasonato d’Italia, il Brunello di Montalcino.
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