A pochi giorni dal via libera dell’Unione Europea, che apre le porte alla commercializzazione sui mercati esteri, il Prosecco Doc Rosé si presenta al mondo, da dove arriveranno, già dal prossimo anno, le soddisfazioni maggiori. Ad oggi, le bottiglie prodotte sono 12,2 milioni, da 84 aziende della denominazione, la più grande d’Italia, con 24.450 ettari, 500 milioni di bottiglie prodotte ogni anno e un volume d’affari che sfiora i due miliardi di euro. L’obiettivo per fine anno è quello di arrivare a vendere 20 milioni di bottiglie, mentre il target, in ottica 2021, è l’ambizioso raddoppio (e più) di questi numeri. Si punta alle 50 milioni di bottiglie, con una quota del 15-20% destinata al mercato interno, ed il restante 80-85% pronto a volare sui mercati stranieri. Mercati, e Paesi, a cui il Prosecco Rosé si è “presentato”, ieri, in maniera ufficiale (per la regia del Consorzio Prosecco Doc, condotto dal presidente Stefano Zanette e diretto da Luca Giavi), con un evento virtuale (in diretta dal Teatro Dal Monaco di Treviso), con le “Case Prosecco” di New York, Londra e Amburgo (in collegamento). Un modo di degustare insieme le nuove bollicine, ma anche di parlarne, on line, con Masters of Wine di tutto il mondo e con centinaia e centinaia di appassionati di Prosecco di tutto il mondo (da Tokyo a New York, da Londra a Parigi).
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